Fare sesso all'aperto è un'esperienza da provare.
La sensazione del pericolo mette i sensi all'erta e aumenta l'eccitazione.
In età adolescenziale, è quasi l'unico modo per farlo, perché la paura di essere sorpresi dai genitori è più alta di quella di essere sorpresi da estranei. Da adulti invece è una scelta...programmata o spontanea? Cerchiamo di capirlo insieme.
La spontaneità è di certo la scelta migliore: trovarsi di fronte ad un romantico paesaggio in un momento romantico spinge una coppia ad accarezzarsi e baciarsi con più passione, fino ad arrivare a praticare diverse gradazioni di sesso.
Ma programmarlo permette di scegliere il momento ed il luogo propizi, dove c'è meno possibilità che passi qualcuno e possiamo osare di più e scoprirci di più (di solito, è bene tenere le parti superiori coperte...quelle inferiori sono più semplici da mascherare). Inoltre, abbiamo anche la possibilità di portare una coperta o una giacca su cui poggiarci: al mare c'è la morbida sabbia, ma un terreno può rivelarsi parecchio scomodo...quasi come un pavimento.
Ricordiamoci inoltre che fare sesso all'aperto è un reato (l'art. 527 del Codice Penale prevede un'ammenda da 5000 a 30000 euro!), ma il lungo braccio della legge non può colpire se siamo nel giardino di una casa di proprietà o in un casale abbandonato.
A quel punto, via libera alla fantasia: un missionario è sempre gradito "in tutti i luoghi e in tutti i laghi", ma, a seconda dell'ambiente e degli appoggi disponibili, tutto è sperimentabile...beh, quasi tutto...forse è meglio non bendarvi entrambi: uno sguardo verso il cielo durante l'estasi farà davvero vedere il paradiso.