È una semplice parola, ma dirla non è tanto semplice.
Per timidezza o timore, a volte proprio non riesce a uscire di bocca. Oppure, dirlo non è sufficiente per esprimere il vero sentimento che racchiude e c'è bisogno di accompagnarla con un gesto.
Io ho scelto il Namastè, una parola che tutti conoscono più per "Occidentali's karma" di Francesco Gabbani che per il suo vero significato: "salute a te", con cui si mostra gratitudine alla vita per tutto ciò che ci regala e per portare energia.
Quando si tratta invece di ringraziare qualcuno, utilizzare la modalità che preferisce funziona sempre: che sia un dono o del tempo passato insieme, sarà sempre ben accetto. "Grazie" si può dire anche con un abbraccio (che ci aiuta anche a sentirci meno stressati), e/o con una lettera (e scriverla, secondo alcuni studi, abbassa anche il livello di colesterolo), ascoltando e/o facendo parlare chi ha bisogno di sfogarsi.
Ma, soprattutto, "grazie" si dice con un sorriso...un sorriso sincero.