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 "Voglia di rinascita"

 

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Molte persone mi hanno detto che conoscere me è una grande fortuna e si confidano anche se non abbiamo una conoscenza profonda. Non penso di essere una super persona: l'unica cosa che ritengo di fare per la gente, e non mi costa farlo perché è una cosa di carattere, è darle retta...ascoltare.

Io non forzo nessuno e non voglio che nessuno mi forzi ma, se qualcuno ritiene di potersi confidare con me, io dico il mio parere. Non ci tengo alla bella figura, lo faccio e basta.

Nel mio diario, il 7 dicembre 1997, avevo già capito di essere empatica.

Ho scritto "una cosa di carattere" ma, sinceramente, non penso di averla sempre avuta...forse sì...ma di certo è uscita fuori nell'adolescenza quando ho visto un comportamento distaccato ed egoista in una persona a cui voglio bene e ho pensato: "Io non voglio essere così". 

Empatia significa accettare ciò che è diverso da te e cercare di comprenderlo anche se non fa parte della tua realtà quotidiana. In pratica essere empatici significa rispondere alla domanda: Come vorrei essere trattat@ se fosse capitato a me? L'ho già scritto in altre occasioni ma lo ripeto: l'unico modo per essere amati e accettati è accettare e dare amore. 

Chi non è empatic@ la giudica una debolezza di carattere, ma non lo è: ci vuole coraggio per trasferire in sé una parte della sofferenza altrui e uscirne indenni, ma ne vale la pena perché, alla fine, ne sei uscit@ anche più forte avendo aiutato e non indebolito chi hai davanti.

Purtroppo l'empatic@ attira l'attenzione di ogni sorta di vampiri energetici (chi sono te lo spiego qui), narcisisti e manipolatori, notoriamente affamati di attenzione e complimenti. Ecco perché è importante non farsi abbindolare da chiunque: se capite che state parlando con qualcun@ disposto a farsi domande su se stess@ e che vi rispetta, va bene, altrimenti, consigliate di parlare con un espert@.

L'empatia è un buon medicinale per la nostra anima e quella altrui ma non è esente da effetti collaterali per cui attenzione alle dosi.

 

 

 

Coinquilin* di antinnocenza: