Le aspettative dei genitori sui tipi che possono piacere alle figlie sono sempre un tantino diverse dalla realtà.
Tutt∂ vorrebbero un "bravo ragazzo", studioso e intelligente e impegnato e gentile (uno di cui conoscono ogni ramo dell'albero genealogico sarebbe meglio, così sono sicuri che non ci saranno "tare" in famiglia)... e possibilmente coi capelli corti e senza orecchino né tatuaggi né vizi.
Noi figlie invece vorremmo un tipo più "selvaggio"... insomma: tutto ciò che ai nostri genitori non piace ci eccita all'istante.
Questa dicotomia crea un problema di relazioni di dimensioni epiche.
Vorremmo un uomo figo ma anche bravo, ma non ne esistono tanti per cui, visto che la fighezza non si può creare, ci fidanziamo con uno, bello o brutto non importa, ma a cui consegniamo la medaglia di "bravo" solo perché lo vediamo stirare o cucinare. E, per dare fastidio a mamma e papà, ne scegliamo uno il cui sinonimo di "selvaggio" sia "ci fa soffrire".
Risultato: stai con una persona che non piace né a te né ai tuoi genitori.
Per fortuna si cresce e da adulta il parere della famiglia non ti interessa per cui, anche se dentro di te la bambina vuole ancora ribellarsi e/o non deluderli, ti fidanzi con qualcun∂ che piace a te perché ti fa stare bene, con cui puoi parlare e fare sesso traendone identico piacere.... e chissene se sa o no cucinare e stirare!!!