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 "Un lunedì di corsa"

 

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"Lascia perdere ciò che ti ha detto... parla per invidia". Quante volte abbiamo pronunciato o sentito dire questa frase?

 Quando, cercando un'immagine su Wikipedia, ne ho trovato una direttamente dalla Cappella degli Scrovegni, con la didascalia L'invidia fa bruciare l'invidiosa che denigra l'invidiato ma viene colpita dalla sua stessa malvagità. Il serpente della calunnia si rivolta contro di lei colpendole gli occhi. ho pensato: "É perfetta per il concetto che voglio esprimere".

 L'invidia parla perché mossa da un fuoco, ma in genere ti si rivolta contro.

 Partiamo proprio da questo fuoco. Sempre Wikipedia parla di risentimento e di gelosia, e ovviamente non ha torto. Quel fuoco è alimentato da ciò che vediamo tutti i giorni. Ricordati ciò che diceva Hannibal Lecter all'agente Starling in "Il silenzio degli innocenti" (1991, Jonathan Demme): Il desiderio nasce da quello che osserviamo ogni giorno. 

 Per cui non si prova invidia per qualcun∂ che è lontan∂ dal tuo stile di vita e nemmeno conosci, ma per qualcun∂ che ti somiglia e che potresti essere tu. (Devo proprio farti l'esempio di Chiara Ferragni? Molte donne la invidiano perché è una ragazza di provincia che è diventata influencer e indossa i più bei capi di alta moda al mondo ed è invitata ai migliori eventi e pensano: "Perché lei si e io no?").

 Passiamo al serpente. Ti esce dalla bocca perché inevitabilmente, quando qualcosa ti rode, lo butti fuori con cattiveria. Dici mezze bugie e mezze verità e inventi qualche storiella, facendole abilmente pervenire alle orecchie di persone che possano diffonderle o, meglio ancora, le metti sui social. Il palcoscenico ideale. Qualche like lo acchiappi di certo, probabilmente da altr3 frustrat3 e colm3 di risentimento come te, e a fine giornata sentirai di aver fatto il tuo dovere mettendoti sul piedistallo di "Giustizia è fatta".

 Il serpente però non va molto lontano. Torna indietro e ti si conficca negli occhi. Se tutto ciò che fai è solo sparlare, ti ritroverai solo con delle parole. Parlare male delle persone non le toglierà dal loro status (che ritieni un privilegio ingiusto) per metterci te.

L'unico modo per rendere positiva l'invidia è darti da fare. Metterti a competere in modo onesto e costruttivo. Fai la concorrenza leale a chi stai invidiando. Lavora, impegnati, non mollare. Trova delle soluzioni anziché continuare a lamentarti e a guardare chi ti circonda: guarda il tuo orticello e fallo crescere. Chi ce l'ha fatta ha lavorato per arrivare dov'è: non ci crede più nessun∂ al "chissà chi si è scopat∂ per arrivare lì"... fare sesso non porta più a nulla, in epoca di #MeToo: forse ti concederà un'occasione, ma se non ti fai il mazzo fai presto a sciuparla. Lo stesso dicasi di chi paga le mazzette.

Resta solo una questione da sciogliere, su questa immagine: cosa c'è nel sacchettino misterioso???

 

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Voglio la vita che hanno loro

"Chiara Ferragni unposted"

#MeToo

Coinquilin* di antinnocenza: