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 "Voglia di rinascita"

 

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 Il titolo è emblematico e spiega già molto su questo teen-drama. 

  "Pretty" perché Aria, Hanna, Spencer ed Emily sono indubbiamente carine, sia come bellezza esteriore sia per i look pazzeschi che sfoggiano in ogni puntata, con abiti, accessori, pettinature e make up incredibili e creativi. Quando poi viene organizzata qualche festa a tema, non badano a spese e sono sempre perfette e impeccabili.

 "Little" perché sono giovani: vanno al liceo, abitano coi propri genitori (alcuni di loro, vorrei segnalare, sono gli idoli della mia generazione: Nia Peeples era Nicole in "Saranno famosi", Laura Leighton era Sydney in "Melrose place" e Holly Marie Combs era la mitica Piper di "Streghe") in una piccola cittadina di provincia, Rosewood, vicina a Philadelphia, e vivono l'amicizia inseparabile tipica delle adolescenti.

 "Liars" perché sono bugiarde: ognuna di loro nasconde un segreto personale e ne hanno uno pericoloso in comune.

 Aria Montgomery (Lucy Hale) ha iniziato una relazione con un uomo più grande di lei, per poi scoprire trattarsi del suo professore di letteratura, quindi il loro rapporto, dapprima celato agli occhi di chiunque in città, presenta tutte le problematiche che tali differenze comportano.

 Hanna Marin (Ashley Benson) ha un passato da bulimica e da ladruncola. I suoi genitori sono separati, il padre si è risposato e vive lontano, la madre a volte adotta scorciatoie discutibili per sopravvivere, il fidanzato è stato invece abbandonato dalla famiglia e ha un presente da senzatetto ed hacker che solo il loro rapporto riesce a sanare.

 Spencer Hastings (Troian Bellisario) deve continuamente mostrarsi prima a scuola e negli sport per non essere da meno della sorella Melissa e soddisfare le aspettative dei genitori, e per farlo ricorre a volte a mezzi non troppo legali. Il fidanzato è un poliziotto quindi non sempre può confidarsi con lui… specie quando scopre che la sua irreprensibile famiglia nasconde più segreti di quanto lei stessa riesca a sopportare. 

Emily Fields (Shay Mitchell) ha avuto qualche relazione in passato ma ha scoperto che le piacciono le ragazze e questo causa problemi dapprima con la famiglia e poi con il resto della comunità.

Insieme, le ragazze devono far luce sulla scomparsa della loro amica Alison Di Laurentis (Sasha Pieterse). Il problema principale è che ogni volta che scoprono qualcosa, ricevono dei messaggi da -A, che le ricatta, dato che conosce tutti i loro segreti. Così la rete di bugie diventa sempre più impenetrabile

Tra gli episodi più interessanti segnalo:

  • il finale di stagione 2, chiaro riferimento a “Psyco” (ma nel serial ci sono tantissime citazioni, da “Colazione da Tiffany” a “La finestra sul cortile”);
  • il 4x19 girato come un film noir: in bianco e nero, con ragazze e ragazzi trasformati in pupe e gangters grazie a pettinature e abiti d'epoca;
  • tutta la stagione 6, nella casa delle bambole, è molto inquietante, e l’episodio clou è il 6x10 che ci svela finalmente l’identità di -A: devo ammettere che non ne sono rimasta sorpresa ma è stato bello scoprire come abbia agito fin dall’inizio e con l’aiuto di chi;
  • il 7x17 con un “Jailhouse rock” dedicato a Lucy Hale e cantato da Janel Parrish.

“Pretty little liars” si muove continuamente tra il filone giovanile (problemi di cuore e scolastici, balli, gite) e quello crime, come il più classico dei libri gialli in cui la storia si complica sempre di più e per ogni indizio svelato ne appare un altro ancora più intricato. A ogni finale di stagione ci sembra di aver indovinato chi sia -A, ma in quella successiva le carte si rimescolano e tutto ricomincia.

Addirittura, la stagione 6 si “spezza” in due perché dopo la rivelazione di -A la storia si sposta cinque anni avanti e nelle vite delle liars arriva -AD, che le obbliga a giocare usando una miniatura di Rosewood e le ragazze non tarderanno anche a tradirsi l’un l’altra pur di salvarsi. 

Ogni puntata si apre con una sigla strepitosa e inquietante, "Secret" di The Pierces, in cui si vedono particolari di una ragazza che si prepara, ma poi appaiono le liars davanti ad una bara ed una di loro (nelle prime stagioni è Lucy Hale, poi lo fanno anche le altre a turno, nell’ultimo lo fanno tutte insieme) si mette il dito davanti alla bocca, insegnandoci così immediatamente che, quella che lo sembra, spesso non è la verità.

Il finale è inaspettato e, a mio parere, inverosimile. Anche se l’ultima stagione è scorrevole e divertente, mi ha fatto rimpiangere -A…  ma, SHHH, non ditelo a nessuno!!!

 

Coinquilin* di guardopenso: