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 "Voglia di rinascita"

 

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donne e politica

 Probabilmente il primo approccio che una bambina ha del femminismo è con Mary Poppins.

 La Signora Banks arriva a casa e, ignara che tata Katy ha appena smarrito i suoi figli al parco, fa un discorso cantato sulle suffragette.

 Lasciando perdere il ritmo accattivante, questo è ciò che canta: Ci piace l'uomo preso a tu per tu, ma al governo lo troviamo alquanto scemo [-] Non puoi arrestarci o maschio son finiti i tempi tuoi e un solo grido unanime "Femmine, a noi". Ben presto anche in politica seguire ci dovrai, il voto ancor ci neghi e per te saranno guai... siam pronte al peggio anche a morire ormai, chi per il voto muor ,vissuto è assai" Niente male per un film per famiglie uscito nel 1964 e che racconta una storia ambientata nella Londra del 1906!!!

 Al tempo, l'idea che ci si fa delle donne in politica è però quella di un passatempo... rischioso, certamente, ma un passatempo... tant'è che, quando il signor Banks torna a casa, la moglie si affretta a nascondere la coccarda e a dargli ragione in ogni cosa che dice.

 La lotta di cui lei canta invece è stata molto meno divertente di come può apparire da quella canzone ed è giusto raccontarla di nuovo perché, a cent'anni di distanza, sembra di essere ancora allo stesso punto e di dover faticare per dare alle donne un rilievo vero in politica... non una quota rosa ma la concreta possibilità di poter esprimersi senza essere zittite o ridicolizzate.

 Il voler sminuire la voce delle donne nasce proprio quando essa inizia a farsi sentire e lo si fa usando frasi come "sei brutta", "nessuno ti vuole", "sei lesbica", "sei grassa", "sei arrabbiata". In più, si dice ai loro mariti che non sono veri uomini perché non si fanno rispettare. Ed ecco nascere il patriarcato. 

 La lotta per il voto diventa in breve tempo una lotta per la rispettabilità delle donne... e inizia a coinvolgerne sempre di più. Questo vero e proprio movimento politico viene chiamato prima ondata di femminismo : inizia con le suffragette e arriva fino agli anni '60 (anche se il termine "ondata" sarà coniato solo nel 1968 da Martha Lear). In Inghilterra il diritto di voto arriverà nel 1918 (per le donne borghesi - le proletarie inizieranno a votare solo dieci anni più tardi), negli Stati Uniti nel 1920.

In Italia le donne votano dal 1945. Durante il ventennio fascista sono considerate "l'angelo del focolare" (il cui unico compito è procreare figli ed essere devote alla famiglia), ma nel periodo della Resistenza alcune di esse ne diventano parte integrante e, a fine guerra, ottengono il diritto di voto. Non solo, ma 27 di esse diventeranno Madri Costituenti, ovvero chiamate a redigere il documento che elenca diritti e doveri della cittadinanza italiana.

  

 Ma iniziamo da Londra, nel 1903, quando il pensiero comune è che le donne non possiedano l'indole pacata e l'equilibrio mentale per votare e se verrà loro permesso pretenderanno anche di più.

 Il che è corretto, perché ci sono donne come Emmeline Pankhurst, che decidono di non protestare più in silenzio ma indire la disobbedienza civile.

 Ma ce ne sono anche altre come Maude, che lavora in una lavanderia, è sposata, ha un figlio e si spaventa quando vede vetrine rotte a sassate e le manifestazioni di persone che urlano contro la polizia.

 Però a Maude non piace che il capo possa disporre di lei e delle altre che lavorano lì come crede. Non sopporta il vederlo allungare lo sguardo e le mani sulle giovani operaie, come ha fatto con lei... non sopporta la sua vita, a cui è costretta da sempre e che mai cambierà.

 La racconta davanti alla commissione del Parlamento: spera che, riferendo a proposito dei soprusi, della madre morta sul lavoro e della paga più bassa di quella degli uomini (che non sono costretti a lavorare in un ambiente chiuso e saturo di sostanze tossiche), quelle persone le offriranno un altro modo di vivere la vita.... un modo che prevede dei diritti.

Ma il Primo Ministro decide che non ci sono elementi sufficienti per accogliere le proteste delle suffragette e così, per Maude e le altre, inizia un periodo di attacchi verbali (al marito viene detto di "tenere sotto controllo quella puttana" e lui non sopporta quell'umiliazione), di prigione e viene allontanata dal figlio in quanto giudicata cattiva madre ("la mamma ha qualcosa nella testa, non puoi starle vicino").

Solo le parole della Pankhurst ("Non arrenderti, non smettere mai di lottare") le danno la forza per farlo... perché si rende conto che non lo sta facendo solo per se stessa, ma anche per tutte le altre donne e per dare un futuro migliore i loro figli, maschi e femmine ... Non possiamo rispettare una legge che non ci rispetta [-] Siamo in ogni casa, diamo la vita, non riuscirete a fermarci

Le proteste diventano guerriglia e nessuna di loro ha paura di morire perché, senza diritti, non c'è possibilità di vita.

(Helena Bonham Carter, Carey Mulligan e Meryl Streep sono le "SUFFRAGETTE"  nel film del 2015 di Sarah Gavron)

 

 

 

 

 

 

Coinquilin* di guardopenso: