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 "Voglia di rinascita"

 

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euphoria

 La generazione post 11 settembre filtrata attraverso lo sguardo di un'adolescente tossica.

 Rue Bennet (Zendaya) nasce il 14 settembre 2001 e le sue prime immagini riguardano il collo dell'utero della madre che la strozza e l'attentato alle Torri Gemelle.

 Da piccola era sempre molto concentrata, dato che il suo cervello sembrava sempre troppo lento, e i suoi genitori, per timore che soffrisse di qualche disturbo, hanno iniziato a darle dei farmaci. Poi il padre si è ammalato di cancro e nella sua stanza c'erano tanti tubetti di pillole. Rue, sconvolta dalla situazione e poi dalla morte del padre, ha iniziato a prenderne qualcuna. E ora, in terza superiore, Rue è una tossica già ricoverata per overdose. 

 Quell'anno inizia a frequentare il suo liceo Jules Vaughn (Hunter Schafer), che all'apparenza sembra una dolce ragazza un po' strana. In realtà, Jules è una transessuale e ha relazioni con uomini molto più grandi di lei, conosciuti online.

 Jules diventa presto il bersaglio di Nate Jacobs (Jacob Elordi), il ragazzo più popolare della scuola, capitano della squadra di football, che vive una relazione tortuosa e conflittuale con la spregiudicata  e ambiziosa Maddy Perez (Alexa Demie), ma Nate nasconde un segreto che riguarda suo padre Cal (Eric Dane... te lo ricordi il "dottor bollore" di "Grey's anatomy"??).

 Rue e Jules e Maddy non sono però le uniche ragazze del liceo ad avere dei problemi. La loro amiche sono Kat Hernandez (Barbie Ferreira), che trasforma una storia di revenge porn iniziando a fare soldi con la webcam e le chat, e le sorelle Lexi (Maude Apatow) e Cassie (Sydney Sweeney) Howard, l'una molto riservata, l'altra totalmente disinibita.

 Viste le loro esperienze di vita, sembrano ragazzin∂ diventati adult∂ troppo in fretta. La verità è che sono troppo giovani per avere capito chi sono e come gestire la propria esistenza.

Fanno sesso come lo vedono fare sui siti porno e si divertono a mandare foto a sfondo sessuale agli sconosciuti e riprendersi col cellulare mentre hanno un rapporto senza pensare alle conseguenze.

Si prendono in giro tra loro per le abitudini e le forme dei propri corpi e il modo che hanno di comportarsi non pensando che così facendo scatenano negli amici ansia e senso di colpa: Kat dà in questa scena una grandissima lezione di cosa succede quando impari a fregartene, ma diverso è il comportamento di Nate, che sfoga le sue frustrazioni usando la violenza, o di Jules, che lo fa facendo sesso casuale.

Il "New Yorker" paragona "Euphoria" a un'opera d'arte. Non posso dargli torto. Già solo il make up delle ragazze le rende modelle di un quadro (L'uso del colore e i disegni sul viso cono veri e propri strumenti di storytelling, ha dichiarato Hunter Schafer a "L'Officiel"), mentre luci e colori fanno capire immediatamente gli effetti psichedelici delle droghe.

Per apprezzarlo ancora di più ti lascio tre chicche.... tre, diciamo, alzate di livello in un serial che ne ha già molte altre.

1. Il finale di stagione 1 vede dapprima una scena costruita come un musical di Broadway e poi una doppia prova d'attrice incredibilmente intensa per Zendaya e Hunter Schafer.

2. Nell'episodio 4 della stagione 2  c'è un collage che filtra attraverso pittura, musica e cinema, il rapporto tra Jules e Rue.

3. (valido solo se ami gli anni '80) In stagione 1 episodio 6 c'è un magnifico uso di "Smalltown boy" dei Bronski Beat, così come, in stagione 2 episodio 3, di "Never tear us apart" degli Inxs.

Segnalo inoltre che alla fine di ogni episodio la voce di Rue avverte che ci sono siti e numeri di telefono da contattare per chi stia vivendo situazioni di disagio (così come in "Tredici").

Disponibile su Sky, "Euphoria" è composto da 2 stagioni, ognuna di 8 puntate, più due speciali.

 

Coinquilin* di guardopenso: