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 "Parole per Giulia"

 

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Ho sempre odiato il profumo e il sapore del cavolo e della verza, ma con queste ricette mi sono impegnata a riabilitarlo

 Volevo vedere se esistesse qualcosa che non fosse la verdura bollita la cui puzza rimane in casa, perché la famiglia dei cavoli è variegata, nutrizionalmente molto interessante e facile da trovare, in inverno. 

 Cavolo, cavolo nero e rosso, cavolfiore, crauti, bok choi (cavolo cinese), cavoletti di Bruxelles, cavolo riccio... per alcun3, me compresa, sono stati sempre un trauma... li ho sempre accuratamente evitati.

 Però, studiando continuamente ricette, mi sono accorta che stanno benissimo in qualunque contesto: zuppa. parmigiana, chips, polpette, pesto, insalata, friitelle, vellutata, pizza... e così mi sono messa a fare degli esperimenti, che ti propongo.

 

 

 

  

 

Primo tentativo  è il Cavolfiore alla curcuma molto facile, goloso e appetitoso.

 Accendi il forno a 180°C. Stacca le cimette di una testa di cavolfiore e mescola, con le mani, a 2 cucchiai di curcuma (o curry), olio evo e sale.

 Versale su una placca coperta di cartaforno e inforna per 25' (devono abbrustolire). 

Questa è la ricetta perfetta per iniziare la riabilitazione: il profumo antipatico è ridotto e la verdura è croccante e golosa!!!

 

 

 

 

  

 Secondo tentativo: Maccheroni al cavolo rosso

 Primo piatto colorato e dal sapore leggermente acido, facile facile e che permette di usare in modo originale il cavolo cappuccio rosso.

 Tagliane metà a listarelle sottili e fai lo stesso con 150g pancetta affumicata.

 Quest'ultima va rosolata in una larga padella senza condimenti; quando diventa croccante, toglila e sostituiscila col cavolo e mezzo bicchiere di aceto di vino rosso, lasciando cuocere per 15'.

 Nel frattempo fai bollire 300g di pasta in acqua salata.

 Non appena pronta, scolala nel sugo facendola saltare con la pancetta.

 

 

 

 

 Terzo tentativo: Brasato al cavolo rosso

 Scalda qualche cucchiaio di olio extravergine in un ampio tegame e soffriggi 1 spicchio d'aglio schiacciato (o tritato) e 1 scalogno (o mezza cipolla rossa) tritato. Aggiungi 70g di cubetti di pancetta e fai rosolare 2'.

 Aggiungi mezzo cavolo rosso finemente tritato e cuoci per 5'.

 Versa 1 bicchiere di vino rosso, 1 cucchiaio di aceto di vino rosso, 1 cucchiaio di zucchero di canna, 1 foglia di alloro e lascia asciugare il liquido.

Completa con 1l di brodo vegetale e termina la cottura (ci vorrà un'altra mezz'oretta).

Impiatta con 40g di lamelle di mandorle (tostate in un padellino), sale e pepe.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quarto tentativo: Risotto ai cavolini di Bruxelles

 

  Ovviamente ho sempre avuto un brutto rapporto anche coi cavolini...pure se nel 1990 non facevo che cantare di un marocchino nella foresta / zompettava vestito a festa /con tre hamburger nella tasca / e dei cavolini di Bruxelles  come cantava Teo Teocoli nella sigla di "Emilio", uno storico programma di Italia 1.

 Ma ho pensato: "magari in un risotto non sono malaccio" e mi sono fidata di Yotam Ottolenghi che è uno chef che fa meraviglie con le verdure.

 Taglia 200g di cavolini in 4, friggili per qualche minuto in olio di girasole bollente e tienili in caldo.

 In una padella sauté grande, riscalda un pezzetto di burro, un paio di cucchiai di olio extravergine e soffriggi mezzo porro, insaporendo con uno spicchio d'aglio schiacciato, timo e scorza di limone.

 Versa 300g di riso e 100g di cavolini freschi sminuzzati poi prepara il risotto sfumando col vino bianco e continuando la cottura col brodo vegetale. A fuoco spento, aggiungi parmigiano, gorgonzola e succo di limone. 

 Completa il piatto coi cavolini fritti.

 Mi ha stupito. Evidentemente il cavolo rosolato o arrosto è mooolto più buono di quello bollito

 

 

 

 

 

 Quinto tentativo, per me la prova clou: Involtini di verza. O la va o la spacca

 Questa era la prova regina, quella che doveva convincermi se adottare o no la famiglia dei cavoli.

 Questa e non altre perché è una ricetta che mia nonna cucinava spesso (li chiamava "verzlein") e che io ho sempre odiato... "Verza ripiena di carne.... bleah!"

 Però devo dare merito alle mie amiche romene di avermi fatto assaggiare, durante le feste da loro organizzate, i Sarmale: involtini di cavolo ripieni di carne, riso e spezie. Loro ridevano molto perché io dicevo: "Son fatti di ingredienti che odio ma sono buonissimi" continuando a ingozzarmene. Per cui ho capito che era ora di provarli. E li ho fatti così.

 Ho sbollentato per 2' in acqua leggermente salata le foglie di verza. 

 Ho mescolato 300g di pesto misto, 100g di ricotta, 1 uovo e 60g di parmigiano.

 Ho messo il ripieno nelle foglie, ho arrotolato e legato.

 In padella ho rosolato la cipolla nell'olio, vi ho rosolato gli involtini, ho aggiunto una confezione di pelati, dopo averli schiacciati, e ho lasciato cuocere per 30'.

 Devo ammetterlo: prova superata.

 

 

Basta tentativi.... ora solo ricette!!!!

 

 Tagliatelle con ragù di cavolfiore

 

 Trita 400g di cavolfiore... deve avere una consistenza grossolana, ma non troppo.

 In una padella rosola, in qualche cucchiaio di olio extravergine, 1 scalogno tritato, aglio schiacciato, 1 cucchiaio di capperi, 1 cucchiaio di paté di olive, il cavolfiore, 300ml di passata di pomodoro, 200ml di acqua calda, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro e lascia cuocere per mezz'ora.

 Usa il sugo per condire 250g di tagliatelle lessate.

 

 L'aspetto è del tutto simile al ragù di carne, ma è vegetariano e molto saporito... e la nota croccante la dà proprio il cavolfiore!! 

 

 

Coinquilin* di mangioscrivo