Inizialmente le mascelle dell'uomo erano molto diverse da quelle attuali; certo: si trattava di masticare vegetali con una scorza molto dura e pezzi di carne cruda, quindi dovevano essere in grado di triturarli senza particolari difficoltà. L'uomo ha però poi scoperto alcuni modi per ammorbidire questi alimenti, come la marinatura, la frollatura, ma soprattutto, la cottura. Di conseguenza, le sue mandibole hanno perso parte della propria forza. Eppure, la prima digestione del cibo avviene proprio in bocca, quindi è importante masticare ogni alimento con la dovuta attenzione: gli esperti suggeriscono almeno 40 volte ogni boccone, così da trasformarlo il più correttamente possibile in poltiglia (e l'intestino farà meno fatica ad assorbirne i nutrienti).
Sembra quindi un'azione semplice, comune, eppure, tutti la pratichiamo senza pensarci. Nessuno di noi sa con precisione quante volte i denti si serrano sul cibo...non sappiamo nemmeno se lo facciamo velocemente o lentamente. Ho letto, a tal proposito, in uno studio, nel quale si affermava che una delle cause dell'obesità in America parrebbe essere il fatto che si mangia molto velocemente (non per niente è la patria del fast food) e ingurgitando tutto dopo pochissimi secondi di masticazione.
Eppure, quest'azione a volte è anche il segnale di determinati comportamenti psicologici. Basti solo pensare al vizietto, che circa il 44% degli adolescenti ha, di mangiarsi le unghie, problema che, in campo medico, prende il nome di onicofagia. Si tratta di una reazione a taluni comportamenti presenti in ambito familiare (è aggressione nei confronti di se stessi, tipico di chi è molto timido e non riesce a palesare correttamente la propria rabbia) che, di solito, passa con l'età e, per le donne, con la vanità di smaltarsele.
La stessa aggressività si manifesta anche sgranocchiando caramelle, barrette e chewing gum (azione che, tra l'altro, preserva dal dolore delle pellicine scoperte). Ma, di contro, dobbiamo anche annotare che uno studio presentato al congresso 2010 dell'Obesity society afferma che masticare chewing gum non solo aiuta a perdere peso (68 calorie introdotte in meno al pasto successivo, perché produce un senso di sazietà, ed in più evita di farci rimpinzare con altri snack), ma pure che masticare aiuta la concentrazione (un gruppo di ricercatori giapponesi ha dimostrato che aumenta la funzione delle onde cerebrali).
Portare dunque il cibo alla bocca non è solo un nutrimento, ma anche un modo per aiutare il pensiero. Forse è per questo che da sempre esistono le riunioni conviviali, che aiutano la conversazione. E, chi è a corto di argomenti o non sa come divertire e/o interessare i commensali, può sempre provare a masticare un chewing gum...magari gli viene un'idea!