Alzarsi ogni mattina ed eseguire le mansioni per cui si è pagati può farti venir voglia di smetterla. Domani non andrò neanche al lavoro e neanche avvertirò perché il silenzio è d'oro, come cantava Alex Britti. Questo perché manca la motivazione. ma può essere ritrovata.

Il problema è che tendiamo ad identificare noi stessi con la nostra professione e, dopo tanti anni di carriera, può capitare che quell'appellativo ci stia stretto. Potrebbero non esserci più possibilità per una promozione o semplicemente non sopportiamo più colleghi e/o capi.

Pur tuttavia, non ci si può alzare una mattina e decidere sul serio di smettere: spesso non c'è un altro lavoro più stimolante che ci aspetta e/o siamo in un nucleo familiare a cui dobbiamo dare un contributo finanziario, oltre che affettivo.

Può essere utile però ripensare al proprio lavoro, definendolo in modo diverso. Un* psicolog* in realtà dà consigli, un* vigile urbano limita le morti per incidente stradale, un* impiegat* prepara documenti per smistare le merci e farle arrivare a chi ne ha bisogno ecc. Ogni lavoro nasconde una caratteristica in cui siamo bravi e che tutti i giorni miglioriamo. Una caratteristica che può essere impiegata per rendere più appagante l'alzarsi la mattina e far valere la propria posizione all'interno o a capo di un'azienda. 

Alzarci la mattina ed eseguire le mansioni deve diventare ciò che siamo, non cosa facciamo, perché possiamo accoglierlo come un'occasione di miglioramento personale e non come "tempo perso".