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 "Voglia di rinascita"

 

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Da piccola ero molto affascinata dal gioco "Gira la moda". Uscì nel 1984 per MB ed erano una serie di cerchi concentrici e girevoli che permettevano di creare un modellino di abito attraverso gli abbinamenti. Non lo avevo, ma mi sarebbe piaciuto perché sviluppava la fantasia. Oggi, quando vedo le foto del Met Gala, mi chiedo se seguano lo stesso principio.

Il Costume Institute Gala (questo il suo vero nome) nacque nel 1948 come un party di beneficenza, ma è dal 1973, grazie alla consulenza di Diana Vreeland, caporedattore di Vogue (e oggi della sua erede, Anna Wintour) che è diventato un evento esclusivo, a cui partecipano tutte le celebrity del momento.

Ogni anno è scelto un tema e non ci sono limiti: viene declinato dagli stilisti con la massima fantasia, con abbinamenti azzardati degni di "Gira la moda". Alcuni outfit sono meravigliosi e da copiare, per altri penso ci voglia coraggio perché richiedono una certa preparazione.

Penso per esempio al cappello di Sarah Jessica Parker nel 2017, alle enormi ali d'angelo indossate da Katy Perry nel 2018 e alla testa finta di Jared Leto nel 2019. Poi ci sono le mise totalmente eccentriche, come Billy Porter in versione "regina egizia", Michael Urie metà uomo e metà donna, Emily Ratajkowski in nude look argentato, Zendaya in versione Cenerentola e Rihanna con l'abito giallo che sembrava una frittata.

Partecipare al Met Gala è un privilegio ma anche un gioco...impegnativo ma pur sempre un gioco...in cui vince il più coraggioso. Il tema scelto per il prossimo è "About time: fashion and duration". Non vedo l'ora di vedere cosa succederà!!

 

 

Coinquilin* di mentecorpo: