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 "Voglia di rinascita"

 

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 "Vuoi più bene alla mamma o al papà?", "Preferisci la pasta o la pizza?", "Ti piace più il vestito rosso o quello giallo?". Quante volte ci siamo sentit∂ fare tali domande? Fino allo sfinimento. E scegliere è difficilissimo.

 È come se la tua esistenza dipendesse da quella risposta, come se la responsabilità del mondo cadesse sulle tue spalle.

 Per cui spesso ci si blocca e si rimane interdetti, senza parole. E più rimaniamo in quello stallo, più pensiamo di essere incapaci, di sbagliare sempre, di non capire nulla della vita.

Oltretutto, dire di "no" non è facile come dire "sì", ma più liberatorio.

 Quando dici "sì" fai felice la persona che ti ha fatto la domanda, ma forse non fai felice te stess∂. Dire "sì" comporta assumersi una serie di responsabilità che a volte si trasformano in obblighi pesanti come macigni. Anche la più piacevole delle responsabilità, anche il "sì" che volevi dire da anni, possono diventare trappole che ti soffocano.

 Quando dici "no" crei una delusione nella persona che ti ha fatto la domanda, ma forse fai felice te stess∂. Ti liberi da responsabilità che alla tua vita causerebbero solo un accumulo di stress. A volte però succede che la libertà ottenuta con quel "no" sia soffocata dal senso di colpa. Provocato dai sentimenti che provi nei confronti della persona che hai deluso. La quale può rimanerci male, certo, è suo diritto, ma non lo è venirtelo a rinfacciare o, addirittura, giurarti vendetta. Il tuo rifiuto merita rispetto e anche tu lo meriti.

Ad ogni domanda che ti viene rivolta sei dunque davanti ad un bivio. Ma nessun∂ meglio di te sa di cosa hai davvero bisogno e cosa ti rende davvero felice e sai che il tuo limite finisce all'inizio della libertà personale altrui.

In realtà però la vita non è fatta di scelte dualistiche...ce ne sono sempre di più (hai abbastanza amore per entrambi i tuoi genitori, il menù è molto vario e così il negozio di abbigliamento dove stai facendo acquisti). È la mente che ti porta credere che siano le uniche due scelte possibili, abituata com'è al "vivi o muori" e creandoti lo stimolo della "falsa urgenza" così che tu possa essere incasellat∂ (la persona che preferisce la mamma, la pizza e il vestito giallo).

Inoltre, siccome non è questione di vita o di morte (molto raramente la è), ti è permesso sbagliare scelta. Familiarizzando con questo semplice concetto, decidere sarà più semplice, perché saprai che potrai sempre tornare indietro e ricominciare.

Per cui fai un bel respiro e investiga la sensazione che stai provando, chiedendoti cosa ti fa stare meglio: una scelta saggia perché hai bisogno di tranquillità o una azzardata perché sei alla ricerca di stimoli e novità? Non esiste una risposta unica neppure per questa domanda dualistica, perché esiste sempre la via di mezzo tra una vita tranquilla e una da continue montagne russe.

E, mi raccomando, niente film mentali su cosa succederà una volta che l'hai compiuta. Non farti influenzare da scenari catastrofici o paradisiaci. Pensa solo a come ti senti adesso. Cosa succederà non lo puoi sapere...quando ti ci troverai prenderai delle decisioni...per ora, calma, e procedi con l'adesso senza farti influenzare da altro.

Infine, chiedi consiglio, ma prendi tu la decisione finale, sempre. Nessun∂ al mondo è nella tua mente e nel tuo cuore, nemmeno i tuoi affetti più cari. Decidi ciò che è meglio per te.

 

 

 

 

 

 

Coinquilin* di mentecorpo: