Le top model più belle. I vestiti più incredibili. Le aziende di moda più prestigiose.
Il mondo dell'haute couture sembra fatto di tutte luci, capaci di illuminare la perfezione. Appare come un universo inarrivabile… inafferrabile come un sogno.
Le modelle sono bellissime, capaci di passare con nonchalance dalla passerella alle campagne pubblicitarie, dalle pubblicità televisive ai video musicali o addirittura al cinema o al diventare manager di aziende di cosmetici.
Gli stilisti sono sempre circondati da bella gente, vivono in case di lusso, hanno una creatività senza fine. Possono sovvertire le regole, se vogliono, cambiando identità di genere alle persone con un solo capo di abbigliamento e definendo qual'è il colore "della prossima stagione" e se indosseremo gonne o pantaloni.
Gli abiti sono infatti diventati la libera espressione della propria identità o non identità mostrandosi fluidi e sempre più in connessione con la mente e l'anima e la diversità.
Quello che non vediamo sulla passerella sono le ombre.
Le top model non possono imbruttire o invecchiare, per cui devono arrivare a grandi compromessi e immensi sacrifici per poter rimanere desiderabili.
Gli abiti, confezionati con fatica, spesso da persone sottopagate, sono invece simbolo di lusso e di esclusività, evidenziando come anche la libertà di espressione sia soggetta alle regole del marketing e della disparità sociale di chi quel tipo di fluidità non se la può economicamente permettere.
Le aziende i cui marchi sono venduti in tutto il mondo sono spesso covi di dissapori, di ricatti… pure di omicidi.
In questo post li guardiamo entramb3... luci e ombre del mondo della moda.
Iniziamo dal marchio Gucci.
Luminoso perché è il primo marchio nel settore lusso in Italia ad aver ottenuto la certificazione della parità di genere. Un traguardo ottenuto negli anni grazie al lavoro in primis dei direttori creativi Tom Ford e Alessandro Michele, che hanno saputo guardare oltre il classico concetto di haute couture per crearne uno moderno e innovativo, androgino. Ma anche grazie ad azioni concrete come la parità retributiva, la genitorialità per donne e per uomini e un ambiente di lavoro rispettoso delle diversità.
L'ombra è la storia di famiglia, un thriller in cui una coppia che possedeva un impero si è sgretolata a causa dell'avidità e della gelosia, il cui finale prevede addirittura un omicidio.
Rodolfo Gucci ha lavorato duramente per creare lo stile ed i colori della casa di moda. È il figlio di Guccio, da sempre nel settore, e il suo unico obiettivo è che il lavoro del padre venga mantenuto ad alti livelli e che niente possa infangarne nome e reputazione (manda via di casa il figlio quando scopre che sposerà una donna non nobile né colta).
Aldo, pur essendo il fratello di Rodolfo, ha un'idea completamente diversa degli affari: per lui il marchio non conta nulla... pensa solo ai soldi, al business e alle vendite. Guarda sempre avanti, verso il mondo... non sembra nemmeno troppo legato alla famiglia, se non fosse per la tenuta toscana in cui alleva vacche per ricordarsi da dove viene.
Paolo, il figlio di Aldo, non ha talento e per questo nessuno dei Gucci ha stima di lui e delle sue opinioni. Troppo eccentrico, troppo esagerato, troppo egoista... è facile fargli credere ciò che si vuole.
Maurizio è perciò il fulcro della vicenda. Chi deve essere? Il figlio di Rodolfo? Il nipote di Aldo? Il cugino di Paolo? Il marito di Patrizia? Un cognome che deve diventare un simbolo? Su di lui si esercitano notevoli pressioni... viene spinto qua e là dalle ambizioni altrui e, quando trova il coraggio per essere se stesso (fa un sorrisino mentre va involontariamente incontro al suo destino, con una corsa in bicicletta finalmente spensierata), subisce la più crudele delle punizioni. Per mano della donna che aveva sposato ma che ora gli ha giurato vendetta, Patrizia Reggiani.
Lady Gaga, Adam Driver, Jeremy Irons, Al Pacino e Jared Leto sono i protagonisti del film "HOUSE OF GUCCI" del 2021 di Ridley Scott.