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 "Voglia di rinascita"

 

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da grande

 É una domanda che ti accompagna fin dall'infanzia....ma nel tempo assume significati diversi.

 All'inizio  è divertente e nessun∂ si aspetta che tu risponda seriamente... anzi: più la spari grossa e più la gente ti apprezza. Perché dire "l'impiegat∂" quando puoi dire "l'astronauta"?? Perché dire "lavorare in fabbrica" quando puoi dire "il cowboy"?? Perché dire "la commessa" quando puoi dire "la ballerina"??? É inutile anche pensarci... spari la prima cosa che ti viene in mente e quell3 se ne vanno, tutt3 content3.

 Durante l'adolescenza inizia a diventare una domanda pesante. Te la chiedono quasi alla fine delle medie e tu, come sempre, rispondi "lavorare in un circo"... ma nessun∂ ride più. A un certo punto quello che vogliamo fare da grandi si trasforma da una domanda simpatica in una cosa che ci tiene svegli la notte, ha detto Emilie Wapnick in questo TedTalk. Ha ragione: stai svegli∂ ore e ore ad abbassare le aspettative che avevi fino a cinque minuti fa perché questo è il momento di decidere cosa fare sul serio...e non puoi più cambiarlo. Il giorno dopo ci sarà il colloquio e tu dovrai scegliere una scuola superiore, l'indirizzo che ti metterà sulla strada di cosa vuoi fare. E devi mostrare decisione e fermezza... e scegliere un lavoro che poi farai "per tutta la vita".

Da quel momento, quella domanda diventa una mannaia ... una spada di Damocle sulla tua testa con su scritto "aspettative"... che se non le raggiungi sei un∂ reiett∂. Quella domanda così simpatica diventa il metro di misura dei tuoi successi. Se li hai ottenuti, potrai dire con orgoglio: "Ho deciso di diventare insegnante a 13anni e ora finalmente lo sono"... se non li hai ottenuti, su di te aleggia l'ombra del "avrebbe potuto diventare avvocat∂ ma non si è impegnat∂ abbastanza"... e tu ti sentirai ancora quell'adolescente che giocava nella sua cameretta alle medie che deve ancora prendere una decisione anche se sono passati anni.

E allora cosa ce ne facciamo di quella domanda? La togliamo dal vocabolario perché non è politically correct, perché non si può più dire niente o ci si offende??? Ovviamente no. Esiste una risposta. E l'hai letta due minuti fa, quando hai aperto questo post... è ancora davanti a te e ancora non l'hai notata... no, non cercarla nel testo: cercala nell'immagine. Quello che vuoi fare da grande è la persona felice... barcamenarti tra le varie possibilità che la vita ti offre finché non trovi quella giusta.

Perché la risposta giusta non arriva in quelle ore di dormiveglia da adolescente... lì scegli la cosa che vuoi fare in quel momento...ma potrebbe non essere quella definitiva: cose, persone, eventi, città possono portarti dove non avresti mai pensato di voler essere e andare. Devi viverle, anche se agli occhi degli altri sembrano fallimentari o perdite di tempo. Non sono un tuo fallimento... non sono una perdita di tempo per te... sono solo le risposte a quella domanda.

Coinquilin* di mentecorpo: