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 "Voglia di rinascita"

 

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 Ci sono momenti in cui bisogna decidere se continuare ad inseguire i propri sogni o appoggiare i piedi saldamente per terra. Questi momenti mi attanagliano da tutta la vita.

 In un diario del 1994 ho trovato scritto: Ho avuto da discutere con M sulle mie scelte di vita, sul fatto che finirò l'università a 27 anni, mi farò mantenere fino ad allora e non saprò ancora come si vive. Boh, non lo so. È una scelta di vita. Voglio finire, arrivarci in fondo. È l'unica cosa che mi interessa. Lo so, dopo il liceo potevo fare un corso parauniversitario vicino a casa...a quest'ora avrei finito. Ma non è quello che voglio. Quando ero al liceo volevo fare giornalismo, volevo fare la scrittrice, volevo una vita normale. Non ce l'ho e non ce l'avrò mai. Quest'anno mi ha stroncato su tutta la linea.

 Ora che l'ho capito lo posso dire.

Quell'anno mi ha stroncato perché l'università la vivevo come un'attesa di finirla, di iniziare a lavorare, di sistemarmi.

La verità è che è stato un anno buttato perché non mi stavo godendo la mia vita e niente mi appassionava davvero.

L'anno successivo quindi ho dovuto lasciare Milano e farlo davvero un corso parauniversitario, come volevano tutti. E la cosa "buffa" è che quel corso mi ha fatto venir voglia di tornarci, all'università, e mentre ero lì ho conosciuto un professore che spiegava meravigliosamente la gastronomia e le sue implicazioni storiche, che mi ha fatto venir voglia di apprendere da lui tutto quello che potevo. Una volta finita quell'esperienza, anziché accettare un lavoro qualsiasi che vedevo come un altro eterno apocalittico 1994, ho deciso di camminare con le mie gambe per diventare quello che ho sempre voluto: una scrittrice. Sapevo che avrei fatto una fatica incredibile ma per me era molto più sopportabile che sacrificarmi in qualcosa impostomi dagli altri...o dalla vita.

A distanza di quasi 25 anni, posso dirlo: sono una scrittrice e ho una vita normale. Certo, non sono ancora ai livelli che vorrei, ma ci sto lavorando, ogni giorno. Se avessi appoggiato i piedi forse sarei più ricca, e sarei "sistemata". Ma non sarei io.

Coinquilin* di mentecorpo: