Cathy La Torre è un avvocato, anzi, avvocata, e un'attivista, convinta che "non esistono cause perse, ma solo cause che devono ancora essere combattute".

La sua materia di competenza sono i diritti civili e sociali, e non per caso. In ogni fase della sua vita si è trovata di fronte ad un'ingiustizia e con tutta se stessa si è impegnata per combatterla, così da eliminare le barriere. Alcune di esse sono descritte in questo libro. 

"Amore" inizia dai problemi di accettazione che Cathy ha avuto col suo corpo e finisce per raccontare la storia di Michele, nato Michela, e di Marcella, nata Marcello, e della loro trasformazione, costata soldi e sacrifici e dolore. 

"Passione" vede una Cathy muoversi dalla Sicilia a Bologna per seguire la sua, la legge, ma leggiamo anche la storia di Ada, un albanese non vedente che rischia di non poter realizzare il sogno di diventare giudice. 

"Cura" è la risposta a una malattia, ovvero una diagnosi che Cathy riceve dal ginecologo, ma anche l'accudire gli altri, come fa Luca con una bambina affetta da sindrome di Down. 

"Odio" sono le minacce di morte che Cathy riceve a causa del suo lavoro, ma anche le foto di Alice arrivate su un gruppo Telegram senza il suo consenso e usate per uno stupro collettivo. 

"Pregiudizio" è il pensare che una persona come Cathy non si possa avvicinare alla Chiesa o che suor Mariachiara non possa essere così aperta di mente da voler comprendere la comunità LGBTQI+ 

"Vulnerabilità" è Cathy che scende in campo perché Matteo Salvini ha suonato a un citofono affermando con sicurezza "Ci hanno detto che da lei parte lo spaccio della droga qua nel quartiere" e mettendo invece alla gogna pubblica un minorenne tunisino che voleva solo giocare a calcio e accudire suo figlio.

Chi conosce l'avvocata, perché la segue su Instagram o l'ha vista in qualche trasmissione televisiva, sa quanto sia decisa e convincente e quanto il suo entusiasmo ti faccia pensare: "Meno male che, in caso di bisogno, qualcuno c'è". Ritrovandola in queste pagine scoprirà il perché, ovvero perché è una persona dotata di grande umanità ed empatia.

Purtroppo però scoprirà pure che il nostro Belpaese, a guardarlo bene, tanto bello non è e che ha bisogno di altre Cathy La Torre...più di quante pensiamo