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 "Parole per Giulia"

 

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 Non credere a chiunque dica di conoscere tutti i segreti del sesso. Sta mentendo.

 Il sesso ha una componente oggettiva, ovvero gli incastri ormonali dell'anatomia umana, e una componente soggettiva, ovvero l'insieme di emozioni e comportamenti di chi lo pratica.

 Non esiste il "non essere bravi a letto": compatibilità, gusti diversi, fantasie diverse, esperienze diverse, aspettative diverse, scarsa conoscenza del corpo altrui e scarsa o nulla stima del proprio corpo ci fanno pensare di essere delle schiappe. Ma non è vero. É semplicemente un territorio inesplorato: non per niente si usa l'espressione "mettersi a nudo"... significa abbassare le difese e fidarsi completamente di noi stess3 e di chi sta davanti a noi... e fa paura. 

E poi, chi è che ci ha inculcato il concetto di non essere bravi a letto??? La pubblicità, la pornografia, i racconti de3 amic3, la nostra mente. La verità è che si è bravi quando si soddisfano i desideri di entramb3, ma bisogna ascoltarli quei desideri, perché purtroppo noi siamo cresciut3 erotizzando solo il corpo femminile e il desiderio maschile (come ha scritto Naomi Wolf in "Il mito della bellezza")... invece dovremmo imparare a conoscere anche il corpo maschile e il desiderio femminile.

 Non esistono i preliminari: è sesso, il quale non è basato solo sulla penetrazione ma su molte altre pratiche, note o da creare... deve essere una consapevole esplorazione di se stess3 e dell'altr∂, non un esame per cui riceveremo un voto.

La paura della prima volta non accompagna solo chi deve perdere la verginità. Il "territorio inesplorato" fa paura a tutt∂ e solo tramite una buona conoscenza reciproca (anche sentimentale, non solo fisica) si ottiene "il sesso migliore della tua vita", Ma è chiaro che ci vuole tempo.

Chi ti sta raccontando tutto sul sesso, ergendosi a guru, si basa su esperienze e "sentito dire", ma non è detto che ciò che va bene per tutt3 vada bene anche per te, vista la diversità umana sia fisica che emozionale. Se ascolti quest∂ espert∂ ti sembrerà di essere un vero Dio a letto o una super bomba sexy e poi magari incontri la persona della tua vita ed è un fallimento totale.... il sesso non è matematica, è filosofia.

Non devi applicare la regola a+b=c perché non sempre funzionerà... magari per voi va bene a-b=c o qualcosa di più complesso... o di più semplice. L'importante è che siate d'accordo e operiate sempre nei limiti del consenso e della sicurezza, parlando del perché preferite certe pratiche al posto di altre.

Collegarsi alla filosofia significa parlare di rispetto, di orgasmo per entramb3, di trovare le parole che riescano a descrivere ciò che è davvero piacevole e che vi permettano di trovare il vostro significato della parola "sesso".

Questo post nasce quindi per raccontarlo, per farci domande e darci risposte, per sentirci meno imbranat∂ e più consapevoli.

Iniziamo da ciò che sentiamo consigliarci ogni volta che abbiamo dubbi sul sesso: non farlo. Cosa significa?

 i corpi astinenti Ci muoviamo in una società che trasuda sesso [-] Nella dittatura del godimento non partecipare, o partecipare in misura minore, equivale a essere subito percepiti come perdenti, ai margini del capitalismo della seduzione. Significa passare dalla parte della vergogna e della presunta anormalità.

 Già nell'introduzione di "I CORPI ASTINENTI - IL SESSO TRA IMPOSIZIONE SOCIALE E LIBERTÀ" (2020, Tlon), Emmanuelle Richard esprime molto bene cosa significhi astinenza e quanto essa si leghi allo stigma sociale.

 Una persona che non fa sesso viene giudicata per lo meno strana. Per cui è tempo di indagare questa stranezza.

 Cosa significa "non fare sesso"? Si tratta di astinenza subita o voluta? La masturbazione ne fa parte o no? (E se ti abitui a bastarti poi come sarà quando sarete in due?) Quanto tempo è considerato "troppo"? La scrittrice fa ciò che ogni buon ricercatore fa quando vuole delle risposte: va in giro a fare domande. E interroga uomini, donne, se stessa.

 Non fare sesso può significare sesso senza penetrazione o sesso senza contatto. Forse nessun∂ ti tocca da un po' di tempo quindi anche un semplice abbraccio risulta troppo intimo per te. Ma può significare anche sesso senza desiderio.

 Forse decidi di non fare sesso perché non ne puoi più di farlo "a caso" e vuoi prenderti del tempo per te per capire cosa vuoi e trovare partner adatti con cui sperimentare.

 Forse non puoi fare sesso perché hai un problema fisico o psicologico che lo rende complicato... o, semplicemente, perché la persona che ami abita in un'altra città o in un altro continente o perché non è più accanto a te (le famose 3D de "Le streghe di Eastwick": death - divorce - departed; morte, divorzio, scomparsa).

Forse vorresti fare sesso ma non puoi perché segui precetti religiosi molto rigidi al riguardo o perché hai figli di cui ti devi prendere cura e/o per i quali vuoi essere d'esempio o perché vivi geograficamente in un luogo che non permette gli incontri.

Il tempo dell'astinenza è un tempo sospeso. Non esiste un inizio, perché spesso non ti accorgi che non stai facendo sesso, visto quanto la tua vita è impegnata. Non sai quanto durerà, perché, anche se programmi con meticolosità un rapporto sessuale, non è detto che avverrà in quel momento e che sarà piacevole e soddisfacente come te lo aspettavi. Non esiste una fine, perché un certo tipo di sesso arriva inaspettato, magari proprio nel momento in cui ti eri arres∂ all'astinenza. A volte l'astinenza rimane proprio sospesa in una coppia, perché l'età, le esigenze personali, lo stile di vita, fanno in modo che i corpi non riescano o non vogliano più toccarsi.... alcune ne parlano e trovano una soluzione, altre rimangono nel silenzio per anni, aspettando o arrendendosi.

L'argomento è molto sfaccettato ed Emmanuelle Richard, con le testimonianze, riesce a farcene capire le diverse motivazioni. Quello che è chiaro in tutto il libro è il prevalere della libertà individuale: fare molto sesso va rispettato esattamente come il non farlo. Prendiamo le distanze dai condizionamenti, apriamoci a nuovi modi di funzionare e smettiamola una buona volta con gli eterni paragoni nell'ambito che più di tutti riguarda solo noi: quello del piacere gratuito.

 Per definire il piacere dobbiamo definire di cosa stiamo parlando, però.. quindi ho alcune domande per te

 Te la sei mai guardata?

 Te la sei mai depilata?

 Di cosa profuma?

 Qual'è la sua consistenza?

 La ami, la detesti o fingi che non esiste?

 Eve Ensler interroga le donne e recita le loro storie sull'organo innominabile o nominata in modi diversissimi: la vagina.

 

E crea un'opera teatrale che dal 1996 a oggi è sempre in scena. 

Perché ancora incuriosisce.

Perché ancora non abbiamo capito come trattarla.

Perché è ancora un mistero e un tabù.

Perché è uno strumento politico.

Perché può essere un paradiso di gioia o portarti all'inferno se viene violata.

"I monologhi della vagina" e un'opera che non ti posso raccontare. Devi guardarla per emozionarti, ridere e liberarti. La trovi a questo link nell'originale di Eve Ensler, ma cercala anche a teatro... sarà un'esperienza illuminante

 

Coinquilin* di paroleparole: