Il 31 dicembre a New York è una notte particolare. Alcuni, per strada, festeggiano la loro gioia per l'arrivo di un anno nuovo. Ma, altri, su un palazzo, stanno pensando di porre fine alla propria vita. Nick Hornby, sull'argomento, scrive un romanzo, creando i personaggi di Martin, Maureen, JJ e Jess, diversi per età sesso, e stile di vita, che hanno tutti deciso di vedere il Capodanno dal palazzo e che decidono di adottare una soluzione diversa.
Era questo che avevamo fatto noi quattro; superare una linea. Non voglio dire che avessimo combinato niente di male, ma solo che ci era successo qualcosa che ci aveva distaccato da un sacco di altra gente. Non avevamo niente in comune, a parte dove eravamo andati a finire, su quel quadrato di cemento lassù in aria, ma questa è la roba più grossa che puoi avere in comune con qualcuno: Ti senti separato da tutto ciò che ti circonda, come fossi completamente solo e nessuno avesse il tuo problema. Poi scopri che altri, sconosciuti, sono esattamente come te e tu non solo non ti senti più solo ma scopri che tutti insieme potete trovare una soluzione, anche se agli occhi del resto del mondo sembrerà strampalata.
Sto morendo di un male che mi secca tutto il sangue nelle vene e tutta la linfa e tutto quello che mi fa sentire vivo: Le malattie fisiche ti consumano, ma quelle psicologiche ti prosciugano, ti fanno perdere la gioia di vivere. Le malattie fisiche si combattono coi farmaci, queste ultime facendo ciò che ci spaventa di più: correndo incontro alla vita.
“Tu sei un musicista. Non è solo il mestiere che facevi. È quello che sei. E non sto dicendo che diventerai un musicista di successo. Non so nemmeno se sei bravo. È solo che non vedevo di che utilità potevi essere a qualcuno, se avessi smesso. E guarda com’è andata. Fai in modo che la band si sciolga, e dopo cinque minuti sei sul cornicione di un palazzo. È il tuo destino. E senza musica sei morto. O è come se lo fossi”: Quando la sua ex ragazza pronuncia queste parole JJ piange, perché capisce che, tarpandosi le ali da solo, smettendo di fare musica e trovando lavoro come fattorino, si era condannato a morte…aveva tolto un senso alla sua vita.
Capire in che direzione far andare la propria vita è semplice. Farcela andare è più difficile. Questo libro può essere una guida