Questi concerti così particolari oggi si chiamano Festival...devi scegliere chi vedere però, perché son tutti a pagamento e le cifre sono notevoli. Nel 1995 bastavano 10mila lire e ti vedevi alcuni rock band italiane tra le migliori in circolazione, tipo Litfiba e Negrita i cui album erano appena usciti, e gli altri che in Emilia erano al top del successo.

Tra l'altro, poi, quel Rock No War per me e le mie amiche è stata una vera odissea. Intervistato quella mattina a Radio Deejay, Paolo Belli disse di non andare perché non c'erano più biglietti, visto che la location era piccola (un palazzetto in quel di Correggio o Novellara, credo). Ma noi, stoiche, siamo volute partire lo stesso: siamo andate a prendere chi lavorava direttamente sulla porta dell'ufficio, e via! Abbiamo anche bussato alle porte delle radio locali per chiedere informazioni ma hanno anche loro cercato di farci desistere dall'andare...e non niente...a ogni consiglio rispondevamo con "diteci dov'è di preciso".

Ci siamo dunque anche perse (allora non c'era il navigatore), ma poi alla fine eccoci in quel parcheggio enorme a cercare un buco dove mettere la macchina. Finalmente lo troviamo e via di corsa verso l'ingresso, stipato di gente. "Non potete entrare" "Non importa, aspettiamo" (ovviamente senza giacca perché allora vigeva la legge che la lasciavi in macchina, per non pagare il guardaroba e perché non ti impicciasse...quindi tutte in camicetta o t-shirt all'aperto). Forse abbiamo convinto il buttafuori nonsocome (a quei tempi eravamo bravissime ad attaccare pezza coi grandi capi per poter entrare gratis nei locali e/o parcheggiare in prima fila), ma fatto sta che, una alla volta, siamo entrate. Poi, quando eravamo dentro, quatte quatte, un passetto alla volta, siamo arrivate in terza fila...così vicine che ho allungato la mano e Piero Pelù mi ha "battuto 5"!!!

Sono esperienze che ora non faremmo ma allora non c'era niente che ci fermasse, per cui abbiamo fatto bene!!!