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 "Parole per Giulia"

 

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 Sopravvissut3 all'inizio del secolo, le ragazzacce hanno voluto fortemente sperare in qualcosa di meglio, ma nubi nuove sono apparse all'orizzonte.

 Quelle nubi hanno la forma di uno tsunami in Giappone e del naufragio della Concordia, che arrivano immediatamente, e continuano per tutto il decennio, fino all'elezione di Trump alle elezioni degli Usa.

 Naufragio della Concordia

 Di colpo abbiamo avuto l'impressione che tutto ciò che avevamo conquistato aveva un lato oscuro imprevedibile, che non potevamo controllare. 

 E ci siamo chiest3 cosa contasse davvero, nella vita. La risposta era: "Noi" e così ci siamo rese protagoniste delle nostre storie.

 

  

 

   

 Negli anni 2010 la tecnologia diventa sempre più preponderante e invade ogni campo della nostra vita, anche e soprattutto la privacy. Ogni aspetto delle relazioni viene condiviso attraverso foto e chat, ma qui accade ben altro...

  La ragazzaccia Cameron Diaz aveva già recitato col Jason Segel di "How I met your mother" in "Bad teacher" (film del 2011 di Jake Kasdan) dove lei era l'insegnante che pensava più a se stessa che agli studenti e lui l'imbranato professore di ginnastica.
 
 "SEX TAPE - FINITI IN RETE" (film del 2014, sempre di Jake Kasdan) è una specie di "cosa succede dopo" perché ci sono sempre loro, sposati. Che inizialmente non hanno problemi a fare sesso, ma poi i figli e la routine quotidiana spengono la passione per cui, per ravvivarla, decidono di filmarsi mentre, in tre ore, provano tutte le posizioni del kamasutra.
 
 Solo che quel file finisce per sbaglio on line e quindi, per salvare le apparenze, devono darsi da fare per recuperarlo. E quando arrivano alle porte di YouPorn il capo del celebre sito racconta loro una semplice e lapalissiana verità: sono molte le coppie che cercano emozioni attraverso un sex tape piuttosto che ricordare cosa li aveva fatti innamorare uno dell'altra e, soprattutto, che non si devono vergognare di quelle ore perché...è solo sesso!!! 
 
 Ecco: il segreto sta tutto lì. La vera passione non si trasmette attraverso lo schermo di un computer o di un telefonino...certo, sono giochi piacevoli, ma ciò che li rende speciali è il feeling che esiste tra due persone: senza sentimento sono vuoti, meccanici. Anche chi li guarda in fondo sta cercando quello: vedono due sconosciuti fare sesso ma quello che vorrebbe davvero è qualcun∂ che li ecciti con lo sguardo e stia ancora lì quando l'orgasmo è concluso. 
 

 Rachel Watson è in crisi.

 Il suo matrimonio è finito per un tradimento e il suo ex si è ricostruito una famiglia con un'altra donna e una figlia.

 Rachel ha il cuore spezzato e beve per dimenticare. Forse è anche mentalmente instabile.

 Va al lavoro in treno (anzi, finge di andare visto che perso l'impiego a causa dell'alcol) e vede una coppia amarsi teneramente… li guarda per invidia e per nostalgia. Ma poi vede quella stessa donna con un altro uomo, sempre da quel finestrino. E scopre anche, dopo qualche giorno, che è scomparsa.

 Rachel va ancora più in pezzi ed ogni tentativo di risolvere il mistero la mette sempre ancora più a confronto con la propria mente e con ciò che ha visto o crede di aver visto. E non è facile, perché non riesci più a comprendere la verità vera da quella che ti sei raccontata o che ti hanno raccontato...

(Emily Blunt è Rachel Watson nel film "LA RAGAZZA DEL TRENO" del 2016 di Tate Taylor)

 

  Nina Sayers è una ballerina e sa che deve esprimere perfezione, col suo comportamento e col suo corpo.

 Quando viene selezionata come prima ballerina, viene spronata a essere più sensuale e questo fa emergere in lei sentimenti inespressi ben nascosti nel profondo della sua anima.

 Dietro la sua ricerca della perfezione ci sono infatti le aspettative deluse della madre, il non avere una vita al di fuori della danza e il non decidere mai per sé stessa.

 È un cigno bianco che ne nasconde uno nero e solo quando è costretta a tirarlo fuori ne capisce l'importanza.

 Questa metamorfosi appare a tratti disturbante perché nemmeno noi riusciamo più a distinguere l'incubo dalla realtà. Diventa tutto oscuro perché Aronofsky ci mette davanti al nostro cigno nero... e, come Nina, fatichiamo a uscirne....

(Natalie Portman è Nina Sayers nel film "IL CIGNO NERO" di Darren Aronofsky del 2010)

 

 

"Sono tornata...bastardi". Bastano una frase ed un abito simil Dior per definire Mirtle "Tilly" Dunnage.

 Arriva, negli anni '50, nella cittadina australiana da cui è stata allontanata quando era piccola, accusata di aver ucciso un suo compagno di scuola, per capire se sia davvero un assassina. 

 E, per cambiare la mentalità dei suoi compaesani (che chiamano lei "maledetta" e sua madre "pazza"), è armata solo della sua macchina da cucire e dell'esperienza di sarta maturata da Balenciaga e negli atelier di tutto il mondo.

 Le serviranno malizia, rabbia, pazienza e professionalità per capire cosa davvero sia successo nella sua vita, nonché il supporto della madre, del vicino di casa che l'ha sempre amata e dello sceriffo... costretto a nascondere la sua passione per l'alta moda.

  Due elementi sono però fuorvianti: il sottotitolo "Il diavolo è tornato" (creato ad hoc per attirare il pubblico che aveva affollato le sale per vedere "Il diavolo veste Prada") e il trailer, che usa una canzone allegra e una sfilata di abiti per far credere si tratti di una commedia con qualche punta di acidità.

 Non la è: è una trama pervasa di morte, di pregiudizi e di vendetta...ma per fortuna anche di rinascita, di quelle che fanno schizzare l'autostima alle stelle.

(Kate Winslet è Mirtle "Tilly" Dunnage in "THE DRESSMAKER" film del 2015 di Jocelyn Moorehouse)