Arrosto vuol dire domenica in famiglia.
Dietro ogni arrosto c'è una mamma o una nonna. Che compra la carne, la farcisce, la avvolge e la mette in forno, lasciando che olio, aromi, erbe e spezie facciano il loro corso.
Il profumo si spande per la casa mentre la domenica segue il suo corso pigramente e, a fine giornata, attende chiunque portando tranquillità e sicurezza.
O, almeno...nella maggior parte delle famiglie succede così. Nella mia no.
Non cucino quasi mai arrosti. Stanno tra gli ultimi gradini delle mie preferenze alimentari (assieme al bollito e alle frattaglie) perché non vado matta per la carne. Sono flexitariana, ovvero, non la escludo, ma non è la mia prima scelta. Sono anche però una persona a cui piace sperimentarsi, per cui qualche ricetta di arrosto l'ho cucinata.
Arrosto all'arancia
Lascia marinare almeno 1h 800g di polpa di vitello in mezzo bicchiere di brandy, zenzero, alloro (6-10 foglie spezzettate) in una teglia.
Accenti il forno a 190°C.
Togli il vitello dalla marinata, cospargilo di scorza d'arancia, cannella, pepe, sale e avvolgilo in fettine di lardo (ce ne vorranno 120g).
Scola parte del liquore, aggiungi 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, metti di nuovo in teglia il vitello e inforna per 50'.
Lascia intiepidire qualche minuto prima di affettare e completare col fondo di cottura.