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 "Voglia di rinascita"

 

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 La donna che vuole uccidere ci affascina, sul grande e sul piccolo schermo.

 Perché ci spinge a domandarci il motivo. 

  Di solito è una killer spietata, terribile, senza cuore. Vestita splendidamente.

 O è semplicemente una creatura che si ritrova in una situazione senza via d’uscita, per sua volontà o per una serie di circostanze. 

 In ogni caso, le amiamo perché sono personaggi sfaccettati.

 Se le poliziotte cercano la verità per mettere ordine nella propria vita, le assassine sono stanche di un'esistenza ordinaria e cercano emozioni. 

 O sono semplicemente donne stressate disposte a tutto pur di avere un po’ di pace.

 

 

 

 

 

 

 Le protagoniste della serie "BIG LITTLE LIES" (2017, 2 stagioni) sono mamme che vivono in una cittadina sul mare, ma un omicidio sconvolge le loro vite.

 Nella sigla le vediamo muoversi in macchina per Monterey (meravigliosamente fotografata) e già dall'abbigliamento e dalla postura capiamo che sono molto diverse.

 Madeline McKenzie è fin troppo impulsiva, Celeste Wright è introversa, Renata Klein è una snob in carriera, Jane Chapman è silenziosa e Bonnie Carlson è una permissiva new age.

 Hanno in comune solo un amore sconfinato per i figli ed è proprio l'incontro/scontro tra i bambini che porta queste donne a condividere un segreto che riguarda quell'omicidio.

 Diventano quindi le famose "cinque di Monterey", amiche e complici, occupate però più a nascondere la verità che a proteggersi l'un l'altra, ma in stagione 2 arriva Mary Louise Wright che farà di tutto per scoprirla, mentre i "tarli" che getta nelle loro menti iniziano a consumarle.

 Reese Witherspoon è un'avida lettrice, che ama in modo particolare le storie sulle donne e per le donne. Trovandosi perciò tra le mani il libro "Big little lies" di Liane Moriarty (ispirato da un'intervista radiofonica in cui una donna raccontava le violenze domestiche dei genitori a cui aveva assistito), assieme all'amica Nicole Kidman ne ha opzionato i diritti per un film. Il progetto è poi diventato una serie, che ha coinvolto Jean-Marc Vallée alla regia e, come co-protagoniste, Laura Dern, Shailene Woodley, Zoe Kravitz e, in stagione 2, Meryl Streep, la quale dà al suo personaggio una gentilezza melliflua che maschera una reale crudeltà.

 

 

  La crudeltà di Suzanne Stone è invece percepita... sottintesa ma ben presente.

 Lei è una donna che non passa inosservata. Bella, sfacciata, sensuale, ambiziosa. Ha una parola cattiva per tutt3 e una buona per se stessa, sempre.

 Vuole lavorare in televisione e, dopo aver sposato Larry Maretto, affascina produttori e proprietari di emittenti locali, fino a diventare la presentatrice del meteo, colei che chiunque guarda e che lei trascina altrove, dove sole e nuvole non hanno più importanza.

 Ma Suzanne Stone vuole di più. Girare un documentario sugli studenti, per esempio. Così da finire in prima pagina. E magari convincere qualcun∂ di loro ad aiutarla a liberarsi di Larry….

 E in prima pagina ci finisce davvero.

 (Nicole Kidman è Suzanne Stone nel film "DA MORIRE" del 1995 di Gus Van Sant)

 

 

 

 Sono sei, le "assassine del Cook County Jail", tutte convinte che "se l'è meritato".

 Nel loro "tango del sole a scacchi " ("Cell block tango") raccontano le loro storie a Roxie Hart (accusata dell'omicidio dell'amante) iniziando da una sola parola.

 Liz non sopportava che il marito facesse pop mentre mangiava il chewing gum.

 Annie ha scoperto che l'uomo che frequentava non era single ma aveva sei mogli.

 Il marito di June è scivolato verso il coltello che lei teneva in mano mentre le stava facendo una scenata di gelosia.

 L'unica cosa che ho capito della Hunyak è quel uh uh per dimostrare che non è colpevole.

 Velma ha scoperto la tresca tra il marito e la sorella all'hotel Cicero.

 Mona amava il libertino Al Lipschitz... forse un po' troppo libertino.

E dopo che hai sentito le loro storie pensi: "Certo, sono colpevoli, ma direi che la legittima difesa ci sta"

(Susan Misner, Denise Faye, Deidre Goodwin, Ekaterina Chtchelkanova, Catherine Zeta Jones e Mya sono le Assassine del Cook County Jail nel film "CHICAGO"  di Rob Marshall, 2002)

 

 È una confessione tutta d'un fiato, quella che andrai a leggere nel romanzo di Stephen King pubblicato da Sperling & Kupfer nel 1992.

 La confessione di Dolores Claiborne, accusata per l'omicidio di Vera Donovan, la ricca anziana a cui faceva da governante/donna delle pulizie, di cui si proclama innocente. Ma ammette invece senza rimorsi la colpevolezza per la morte del marito.

 Dolores è una di quelle donne rese forti e dure dalla vita.

 Abita in un'isola dove vige ancora la tacita legge dell'obbedire senza lamentarsi. Invece lei fa sentire la sua voce, e non per pronunciare parole melliflue e caritatevoli, ma per dire la verità, senza vergogna e senza remore. E fa tutto ciò che sente per impedire alla figlia di diventare come lei.

 In ogni paese, o quartiere cittadino, c'è una come Dolores, che conosce vizi e virtù di chiunque, e per questo è sempre guardata male, come fosse una fattucchiera, e in realtà ha solo sofferto molto: "Certe volte fare la carogna è tutto quel che resta a una donna", le dice Vera, e penso abbia ragione.

 La scrittura del romanzo è fluida, profonda, metaforica. L'autore, completamente immerso nella psiche di Dolores, la conosce e la manipola per scrivere un romanzo non horror ma comunque intenso ed appassionante.

Il successo del libro è stato tale che due anni dopo, nel 1995, Taylor Hackford ne ha tratto un film, "L'ULTIMA ECLISSI", con Kathy Bates e Jennifer Jason Leigh.

 Stephen King non ama molto le trasposizioni dai suoi romanzi, e stavolta sono d'accordo con lui, principalmente per due motivi.

 Il primo è che il film ruota attorno al rapporto tra Dolores e la figlia Selena, mentre nel libro è quello tra la donna e Vera ad avere un ruolo centrale.

 Il secondo è la scelta di Kathy Bates ad interpretare Dolores: indubbiamente bravissima e talentuosa, ma aveva già offerto una prova superlativa (da Oscar) in "Misery non deve morire", cosa che finisce per oscurare completamente questo personaggio.

Il mio consiglio quindi è di dimenticarlo e di immaginare la tua Dolores...leggendo la sua confessione pian piano ti appariranno tratti fisici e personalità e capirai davvero il perché delle sue impopolari scelte.

 

 Squadra assassina vipere mortali.

 Sono letali e hanno nomi da serpenti velenosi. Sono la squadra che Quentin Tarantino porta al cinema nei suoi "KILL BILL", (Volume 1 nel 2003, Volume 2 nel 2004). Hanno i volti di Vivica A. Fox, Lucy Liu, Michael Madsen, Daryl Hannah, David Carradine e Uma Thurman.

 Vernita Green è "Testa di rame". Sarebbe una tranquilla casalinga di periferia, ma, trovandosi di fronte la sua antica nemica, che ha il soprannome che voleva lei, sa che un "Suppongo sia un po' tardi per farti le mie scuse" non basta. E così si ritrova a combattere usando la cucina come fosse un arsenale.

 O-Rem Ishii è "Mocassino acquatico". È un anime a introdurci la storia di come una bambina dalle dubbie origini sia diventata la regina dalla yakuza. Nella Casa dalle Foglie Blu le The 5.6.7.8.'s suonano surf giapponese e fanno da colonna sonora alla battaglia più spettacolare, ma è nel giardino che dovrà affrontare la sua rivale: "Non credevi mica che sarebbe stato facile, vero? Sciocca bambolina...questo gioco non fa per te".

 Budd è "The sidewinder". È alcolizzato, ma non così tanto da non prendersi le sue responsabilità: "Questa donna merita la sua vendetta...e noi meritiamo di morire". Pur tuttavia è quello che renderà la vita davvero difficile a Paula Schultz.

 Elle Driver è "Serpente montano della California". Entra iconicamente in scena fischiettando "Twisted nerve" e con un'atmosfera da film di Hitchcock. È la cattiveria allo stato puro ("Deve soffrire...fino all'ultimo respiro"): è così devota al suo uomo che non si fermerà...fino all'ultimo respiro.

Beatrix Kiddo è "Black mamba". Per la maggior parte del film la conosciamo solo come "la sposa" e come lei perseguiamo solo una cosa: la vendetta: "Ho ucciso tante persone ma ne devo uccidere ancora una...ucciderò Bill"

 Bill è "The snake charmer". Ha creato la squadra ("Sono proprio io...all'apice del mio masochismo") e non sopporta di essere abbandonato, costringendo chi lo fa alla morte. Sa anche suonare il flauto, preparare sandwich e raccontare storie.

 

 

 

 

  

 

 

 

Coinquilin* di guardopenso: