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 "Voglia di rinascita"

 

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Ogni volta che penso a un’agente di polizia penso a questa posa. E non sono l’unica.

 Guardando molti profili social mi sono accorta di quanto spesso le ragazze uniscano tutte le dita tranne gli indici e facciano finta di avere una pistola in mano.

 Perché è così che siamo cresciute.

 Fingendo di essere una di quelle donne che hanno dalla loro parte la legge (ah...l'FBI!!!) e non esitano a usare un’arma per dimostrarlo, entrando nelle stanze, buttando giù le porte e dicendo: “Fermi tutti!!”

 Perché amiamo la giustizia e poterla amministrare. 

 E perché adoriamo scoprire i misteri (anche smascherare gli assassini).

 Quindi ogni volta che ce ne viene data la possibilità, lo facciamo… anche solo per il tempo di una foto, di un film o di una serie tv.

 Come quell3 presentati in questo post.

 Prima però vorrei ricordare Frances Glassner Lee, che non era una poliziotta, ma talmente appassionata di investigazioni non solo da finanziare il Dipartimento di Medicina Legale dell'università, il primo nel suo genere, ma anche da costruire personalmente le miniature delle scene del crimine.

 In tal modo la polizia aveva la possibilità di esaminarle anche quando i reperti erano già portati nei laboratori d'analisi e trovare i dettagli che facevano la differenza (il che la dice lunga su quanto Frances Glassner Lee era minuziosa: pensa che riproduceva gli schizzi di sangue sulle pareti, le sue sigarette erano vere, rollate a mano con vero tabacco e i libri erano effettivamente scritti).

Il suo contributo allo sviluppo del settore l'ha resa, nel 1943, la prima donna americana a ottenere il titolo di capitana onoraria di polizia e due anni dopo è ad Harvard a tenere dei seminari agli investigatori. É morta nel 1962 e le sue 20 miniature sono ancora usate per lo stesso scopo (e hanno ispirato qualche episodio di "CSI").

 

 Comunque, ritornando a noi... sono sicura che la "maternità" di quella posa sia da attribuirsi alle "Charlie's Angels".

 Questo perché erano, e sono tutt'oggi, un vero mito... tre donne diversissime ma intelligenti, sexy e coraggiose, pronte a rischiare la vita per portare a termine una pericolosa missione. Quindi indagano, si infiltrano usando dei travestimenti, combattono e alla fine, grazie alle loro amicizia e reciproca fiducia, ottengono qualsiasi obiettivo. A guidarle è la voce di Charlie, che affianca loro il suo assistente Bosley.

 I primi angeli, in onda in tv dal 1976 al 1981, erano Kelly Garrett, Jill Munroe, Sabrina Duncan - ma io ricordo anche Kris Munroe, Tiffany Welles e Julie Rogers. Le vediamo alle prese con rapimenti, omicidi e traffici illegali.

  Nel 2000 e nel 2003, al cinema, arrivano Dylan Sanders, Natalie Cook, Alex Munday. Pur mantenendo lo schema originale di investigazione. combattono solo usando le arti marziali e si occupano di pirateria informatica e protezione dei testimoni.

Infine, nel 2019, l'ultima versione, con Sabina Wilson e Jane Kano a cui si aggiunge, suo malgrado, Elena Houghlin, impegnate a salvaguardare un oggetto che produce energia sostenibile.

Ogni generazione ha dunque le sue "Charlie's angels" e la loro missione riguarda una problematica tipica dell'epoca in cui lavorano. Il motivo per cui ritornano è che evidentemente c'è ancora bisogno di proporre alle ragazze un modello di donna intraprendente e moderna, che può costruirsi un futuro indipendentemente dal passato che ha avuto, anche grazie all'amicizia con le altre donne.

Le Charlie's Angels si muovono nel mondo con molta nonchalance. Ci lasciano credere che sia semplice fare la poliziotta.

Invece non è vero: quando la vita di provincia viene completamente sconvolta, anche le forze dell'ordine ne pagano il prezzo.

A Easttown non succede mai nulla di grave: animali sugli alberi, incidenti stradali e ubriachezza molesta sono i classici esempi per cui si avverte la polizia.

 A rispondere è sempre lei, Mare Sheehan, che fra i suoi pensieri quotidiani ha anche una figlia, un nipote, una madre e un ex marito che vive alla porta accanto e sta per risposarsi.

Come se non bastasse, Mare pensa spesso al figlio Kevin, morto suicida, e all'amica Dawn, la cui figlia Katy è scomparsa da un anno e accusa la polizia di non fare abbastanza per ritrovarla.

Ora, il corpo di una giovane che tutt3 conoscono, Erin, viene ritrovato in un torrente, e la vita di Mare, dal carattere ruvido e scostante (ma anche paziente ed esperto), riprende i nodi lasciati in sospeso.

(Kate Winslet è Mare Sheehan nella miniserie "OMICIDIO A EASTTOWN" del 2021)

 

 

 Iniziamo da ciò che è successo nel film “Il silenzio degli innocenti”, ovvero la cattura di Buffalo Bill, il criminale che aveva ucciso molte ragazze, e la liberazione di Catherine Martin. 

 Dopo un anno, Clarice Starling è dallo psicologo perché ha sviluppato un disturbo post traumatico da stress molto grave.

 Mentre sta raccontando quanto è successo, arriva una telefonata del Procuratore Generale Ruth Martin: sono state trovate delle ragazze nel fiume e si tratta di un emulo di Buffalo Bill, per cui Clarice viene chiamata a indagare. La donna inoltre le domanda come mai abbia mantenuto rapporti con tutti i famigliari delle vittime ma non con Catherine, che da quando è tornata a casa ha problemi di anoressia e di agorafobia. 

 Clarice si ritrova così con un tesserino del Vicap (una squadra speciale che si occupa di catturare criminali violenti) a dover interagire con una nuova squadra tutta al maschile, di cui però non fa parte la sua compagna di corso Ardelia, che la ospita. Ragionando con lei come faceva ai tempi di Hannibal Lecter, Clarice capisce che le vittime hanno tutte dei figli disabili e che un’azienda farmaceutica è coinvolta: non si tratta di un serial killer, ma di un complotto. 

La ragazza deve quindi indagare sul caso e per arrivare alla soluzione deve risolvere il trauma legato a Buffalo Bill insieme a Catherine e quello legato agli agnelli e alla morte del padre. 

(Rebecca Breeds è Clarice Starling nella miniserie  “CLARICE” del 2021)

 

 

Coinquilin* di guardopenso: