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 "Voglia di rinascita"

 

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 La amiamo dagli anni 40. 

 Da quando è apparsa sul "New Yorker" nelle vignette di Charles Addams.

 Una bimbetta vestita di nero, con una lunga fila di bottoni bianchi, capelli nerissimi a trecce e riga in mezzo, drittissima. Il suo nome deriva da una filastrocca inglese di un bambino triste nato di mercoledì. 

 Negli anni '60, in occasione della realizzazione delle serie televisiva, lo stesso Charles Addams la descrive così (la fonte è Wikipedia): Bambina piena di tristezza, è esangue e delicata, con i capelli corvini e l'incarnato pallido della madre. Suscettibile e piuttosto tranquilla, ama le scampagnate e le gite alle caverne sotterranee che Morticia e Gomez organizzano spesso. É una bambina seria, compassata nel vestire e, nel complesso, un po' smarrita [-] Riservata e fantasiosa, poetica e dall'aspetto un po' sciupato, è dedita a occasionali eccessi d'ira. Ha un piede con sei dita.

 I produttori della serie scelgono Lisa Loring per interpretarla. Ma non le danno il giusto spessore per cui il suo ruolo resta sempre in sottofondo, divorato (visto che parliamo de "La famiglia Addams", il termine mi pare appropriato) dalle interpretazioni di Carolyn Jones (Morticia) e John Astin (Gomez), ma direi anche da quelle di Ted Cassidy (Lurch) e Jackie Coogan (il monello di Charlie Chaplin che qui diventa il simpatico Zio Fester).

 Il telefilm ha grande successo non solo per l'iconica sigla, ma anche per il messaggio che trasmette. Gli Addams sono quelli le cui giornate migliori vedono un temporale alla finestra, che fanno feste piene di strambi personaggi (citerei almeno il Cugino Itt), che insegnano ai propri figli a tirare di scherma e a dissotterrare cadaveri, che fanno esplodere bombe e trenini per divertimento, che basano il matrimonio sulla passione e, soprattutto, che non giudicano mai nessun∂ né si preoccupano del giudizio altrui.

 Negli anni '90 ricevono un posto anche sul grande schermo. Angelica Houston è Morticia. Raul Julia, Gomez, Christopher Lloyd, lo zio Fester e a interpretare Mercoledì la giovane Christina Ricci. Diretta da Barry Sonnefeld, la ragazzina con le trecce diventa ancora più inquietante, minacciosa, indipendente, geniale.

L'interpretazione di Christina attira l'attenzione di Tim Burton che, sappiamo, adora i personaggi fuori dagli schemi, gli emarginati e i reietti, per dar loro delicatezza, profondità e fantasia e sceglie Jenna Ortega per realizzare una serie tv in otto puntate, "Mercoledì", in cu anche la Ricci ha un ruolo.

La nuova Mercoledì è un'adolescente che, cacciata dal liceo Nancy Regan (Adoro il sadismo di riunire centinaia di adolescenti in scuole sottofinanziate gestite da persone i cui sogni si sono infranti da anni), arriva alla Nevermore, l'istituto già frequentato dai suoi genitori dove trovano posto "zannati, pelosi, fattoni e squamati".

Fuori da quelle mura si aggira un mostro che uccide i turisti portandosi via parti del loro corpo. Dentro, Mercoledì scopre di essere destinata alla rovina della scuola ed è preda di strane visioni.

La bambina che amava torturare il fratello ora è diventata femminista e indipendente: Trovo i social media un vuoto succhia anime di affermazioni senza senso [-] I miei non sono preoccupati per me: sono burattinai che vogliono tirare i miei fili da lontano [-]Ti ha guidato lo spirito cavalleresco... il caposaldo del patriarcato per avere la mia gratitudine? [-] Con questo abito sono l'esempio dell'oggettivazione femminile per lo sguardo maschile. 

Anche altre donne hanno ruoli importanti, partendo da Enid (Emma Myers), tutta arcobaleno e sorrisi, ma che nasconde una grinta inaspettata, per passare alla preside Weems (Gwendoline Christie - la Brianna de "Il trono di spade"), severa e opportunista, ma sempre pronta a dare a Mercoledì una seconda opportunità, per terminare con Morticia (Catherine Zeta-Jones), una mamma preoccupata e amorevole, ma capace di nascondere grandi segreti.

Gli uomini sono per lo più ragazzini che fanno da contorno alla personalità di Mercoledì, mentre il padre Gomez (Luiz Guzman) ha in assoluto il ruolo con meno fascino e personalità rispetto a John Astin e Raul Julia.

Il serial mette ancora una volta l'accento sullo stigma verso la diversità, evidenziando come solitudine ed emozioni represse possano modificare la personalità dei singoli. L'unica soluzione sembra dunque essere l'amicizia basata sulla comprensione, il rispetto e l'accettazione delle differenze reciproche e sull'aiutarsi anche se non si comprende bene chi si ha davanti.

Non male per una ragazzina piena di tristezza, esangue e delicata!

 

 Approfondimenti

 Guarda la sigla de "La famiglia Addams"

Guarda il trailer di "Mercoledì"

 

 

 

Coinquilin* di guardopenso: