
Ognuno di noi ha una sua ricetta per l'hamburger...Masterchef insegna. Così, dopo aver visto un pressure test con stranissime interpretazioni, ho deciso di elaborare la mia. Semplice. Dritta. Non meriterebbe nemmeno un post, forse, ma la foto su Instagram e su Facebook ha ottenuto successo, quindi la ripropongo.
Due cose sono fondamentali e imprescindibili: il pane apposito e un'ottima carne. Io quest'ultima (svizzera di manzo di qualità) la cuocio 5' in un padellino in olio girandola e schiacciandola (se la voglio al sangue, ovviamente non la schiaccio troppo) e un goccio di aceto (se ce l'ho - e di solito ce l'ho - e aggiungo anche cipolla rossa) e poi all'ultimo la copro con una sottiletta perché si sciolga e, mentre avviene la magia, tosto il pane tagliato a metà nel tostapane (se ho fretta va bene anche tale e quale... ci penseranno i succhi della carne a renderlo goloso).
Il resto è fantasia: in questo caso è maionese, lattuga e pomodoro, il più classico dei classici.
Da mangiare in pochi bocconi, sul piatto perché sgocciola, e col tovagliolo a portata di mano perché ci si impiastriccia di sicuro (se non lo fa hai sbagliato qualcosa...e allora tanto vale che lanci il piatto alla Bastianich!). Ti suggerisco un metodo che ho letto per tenerlo fermo: schiaccialo bene, poi prendilo in mano tenendo il pollice davanti, indice e medio sopra, anulare e mignolo dietro... ti inzaccheri lo stesso ma almeno non ti vola fuori la roba dall'altra parte :D
La storia dell'hamburger è lunghissima (credevi fosse un prodotto americano degli anni '70-'80 vero?...e invece no! Pare che la polpetta di carne risalga al tempo di Gengis Khan e dei suoi terribili guerrieri mongoli!) e irta di polemiche (cibo spazzatura, multinazionali che tolgono clientela alle trattorie, provenienza incerta delle materie prime ecc.).
Ancora oggi, troviamo da un lato gli chef che cercano di impreziosirlo con materie prime di qualità, condimenti ricercati e presentazioni fantasiose e dall'altro il primo esperimento di produzione di carne in vitro, cucinato ad agosto 2013 dallo chef Richard McGowan (che vi ha aggiunto succo di barbabietola rossa, zafferano, sale, uova in polvere e parmigiano) e così giudicato dal nutrizionista Hanni Rutzler: Consistenza perfetta; gusto simile a quello della carne, ma non altrettanto succoso. Mi aspettavo una texture più morbida. Mancavano sale e pepe.
Che sia di carne vera o in vitro, di pesce o un semplice burger vegetale, le variazioni sono tantissime e queste sono le mie.
- Carote, maionese, pancetta croccante e Galbanino al posto della sottiletta: corposo e saziante.
- Carote, maionese, patate lesse, pomodoro: contrasto vegetariano-carnivoro e morbido-croccante.
- Radicchio verde, carciofini, pomodoro, maionese: molto agrodolce.
- Insalata riccia, verza cruda, rucola, pomodori, Ortolina: quest'ultima dà l'effetto ketchup ma dolce, che ben contrasta con l'amarognolo delle verdure.
- Formaggio spalmabile, radicchio rosso, cipolla rossa, Ortolina: l'amaro del radicchio è bilanciato dalla dolcezza della cipolla.
- Emmental al posto della sottiletta, pomodoro, Ortolina: il formaggio è molto filante e il condimento fresco.
- Patate bollite, maionese, radicchio rosso, pomodoro: morbido e fresco.
- Valeriana, salsa giardiniera fatta in casa, maionese...ma che ve lo dico a fare?
E ancora....

Hamburger di tacchino, rucola e capperi con mozzarella e pomodorini
Fast food gourmand... li puoi gustare tali e quali o metterli nel panino.
Trita 250g di tacchino con 25g di rucola, 15g di capperi, sale, pepe e forma gli hamburger.
Strofina una padella con l'aglio, poi cuocili in olio extravergine e rosmarino, 3-4' per lato.
Nel frattempo usa il frullatore a immersione per mezza mozzarella e un goccio di latte (o una burratina) e poi deponi il composto sugli hamburger, completando con mezzi pomodorini.
