Quando arriva giugno, il mio pensiero corre subito alle ciliegie. Le amo molto e mi ricordo quando ero piccola e le rubavo dalla pianta del vicino :)
Nella storia hanno sempre ricevuto apprezzamenti, tal quali o in confetture, sciroppi e canditi oltre che usate come ingredienti per liquori (maraschino hai presente?) e simbolo d'amore (qui mi sono venuti in mente "Il giardino delle delizie" di Hieronymus Bosch e "La raccolta delle ciliegie" di François Boucher).
Si abbinano al cioccolato, alla frutta secca, al pesce affumicato, al formaggio di capra (ma anche al brie e al gorgonzola), alla vaniglia, al vino...pure agli spaghetti al pomodoro!!
La coltivazione è abbondante a Vignola e a Marostica. Si chiamano Anella, Bigarreu, Ferrovia. Marca. Sono nere, selvatiche... sono duroni e amarene.
Ma le ciliegie hanno un problema: il nocciolo. Ci vuole di solito più tempo per toglierlo che per preparare una ricetta a base di ciliegie!! Di buono c'è che poi puoi riutilizzarlo: in un decotto, per cuocere un guscio di frolla, per aromatizzare acqua e/o aceto, in una salsa o per far nascere una nuova pianta da frutto... Per toglierlo puoi usare un coltello, una bacchetta di legno, una cannuccio o l'apposito denocciolatore.
Clafoutis di ciliegie
Un classico... originario della Francia del XIX secolo.
Prenditi una ventina di minuti per denocciolare 500g di ciliegie.
Accendi il forno a 180°C.
Imburra una tortiera, mettici le ciliegie senza lasciare spazi vuoti e cospargile di zucchero vanigliato.
In una ciotola, mescola, usando una frusta, 4 uova, un pizzico di sale, 140g di zucchero, 125g di farina, 2 cucchiai di kirsch (o maraschino) e 300ml di latte. Versa tutto sulla frutta e inforna per 35'.
Cospargi con altri 20g di zucchero e inforna altri 10'