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 "Voglia di rinascita"

 

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 Non sei sol∂ anche quando sei sol∂.

 A fianco a te c'è la solitudine, che ti guarda... e ti giudica...

 Ha gli occhi sprezzanti di chi ha capito di star osservando una cosa repellente che nessun∂ vorrebbe avere vicino.

 Ha un cervello che ricorda tutto ciò che hai fatto e ha selezionato con cura i ricordi, tenendo solo quelli di cui sa che ti vergogni.

 Ha una bocca che ripete: "Tu non esisti. Non sei degn∂ di amore. É colpa tua se sei sol∂".

 Ha un dito sempre pronto ad alzarsi dalla gamba su cui è poggiato, per puntarti, e tu sai che quando lo farà tutt3 capiranno di cosa ti vergogni e punteranno a loro volta il dito dicendo: "Ci fai soffrire. Sei un rifiuto umano".

 Ha un corpo ingombrante che, piano piano, senza che tu te ne accorga, ti si avvicina, rubandoti lo spazio vitale.

 Non ne uscirai viv∂. Non ci sono armi per combattere questo mostro.

 E... no... l'autostima non è una buona alleata. Perché te ne serve tanta, a livello di narcisismo patologico proprio, per poter avere la forza di colpirlo in modo da fargli almeno un occhio nero.

 Non puoi nemmeno fare finta che non esista, perché il mostro si nutre della tua indifferenza. Quando non lo guardi, aumenta di peso. Se sei felice, raggiunge livelli di obesità mai visti prima. Più lo ignori e più i suoi occhi diventano sprezzanti, il cervello selettivo e il dito si avvicina al tuo cuore, scorticandoti le ferite aperte e sanguinanti.

Non esistono soluzioni facili. Non troverai nessun reel o video Youtube di un∂ brav∂ psicolog∂ che ti dice: "Ecco 5 modi per combattere la solitudine"... e, se esiste, sta mentendo sapendo di mentire. (Di solito, come minimo, quell3 brav3 ti guardano in faccia quando ti danno una diagnosi e una cura).

E allora... cosa fai??? 

Gli porti un fiore e gli chiedi come arredare lo spazio che occupa e che musica preferisce come sottofondo mentre fa il suo lavoro. Il che, tradotto, significa: accetti che ci sia, ma non lasci che porti via la bellezza dalla tua vita.

Gli dici semplicemente: "Okay, prenditi tutto, ma ci sono 10 cose a cui non rinuncerò mai" e gliele elenchi. Ti tieni una decina di punti di luce nel cuore, quelli per cui vale la pena vivere, e glieli ricordi quando cercherà di ghermirle. (Come fa Stanley Uris che, attaccato da IT  - sto parlando del romanzo di Stephen King - inizia ad urlargli specie di uccelli perché vuole allontanarlo).  Il tuo unico compito è quello di non fargliele portare via.

Se poi ti avanzassero un paio di "vaffanculo"  "sticazzi" direi che puoi usarli senza nessuna controindicazione.

Coinquilin* di mentecorpo: