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 "Voglia di rinascita"

 

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 Scomparsa di Emanuela Orlandi.

 Questa ragazzina, con la fascetta tra i capelli, ha sconvolto la mia vita di adolescente.

 Avevo 10 anni, quel 22 giugno 1983, e pensavo che niente di brutto potesse mai capitare ai bambini e alle bambine. Stavano con la famiglia e con gli amici e le amiche, giocavano, andavano a scuola, facevano uno sport o studiavano musica.... e basta.

 Poi, Emanuela scompare da casa. Ha 15 anni. Esce dalla lezione di flauto, viene avvicinata da un uomo che le propone un lavoretto semplice di volantinaggio e... il nulla. Da quel momento, nessuna traccia di lei, né di vita né di morte.

 Mi ha fatto crollare le certezze, di colpo: se era successo a lei poteva succedere anche a me... o alle mie amiche. Com'era possibile? E poi lei abitava pure in Vaticano (Il posto più sicuro al mondo, dice il fratello Pietro in molte interviste televisive), col Papa che ne aveva parlato all'Angelus facendosi da garante per i rapitori... Nessun posto a quel punto era più sicuro e una domanda mi aleggiava nella mente: perché?

Questa domanda non è solo la mia. Ma quella della famiglia Orlandi, che continua a cercarla incessantemente, seguendo tutte le piste.

 La prima è rivolta all'esteroMolte delle telefonate arrivate al 6984982 sono di personaggi inquietanti con le più assurde richieste. La più pressante è quella della liberazione di Mehmet Ali Agca, che qualche anno prima aveva attentato alla vita del Papa (il quale ha affermato, in una puntata di "Atlantide" del 2023, di essere convinto che la ragazza sia ancora viva).

 Poi si rivolge lo sguardo in Italia, alla Banda della Magliana. Il sequestro di Emanuela è stato ordinato per una questione di ricatti nei confronti del Vaticano.

 Infine, come sempre accade in questi casi, non tarda a comparire sulla scena anche l'ipotesi legata a sesso e riti satanici. Anche in questo caso è coinvolto il Vaticano: forse la ragazzina ha visto qualcosa che non doveva o era stata oggetto di attenzioni o è stata portata in uno di questi luoghi segreti e poi uccisa perché nulla si sapesse.

Ci sono ancora molte domande che aspettano una risposta...

 

 

 La vicenda viene raccontata nel 2016 nel film “La verità sta in cielo” di Roberto Faenza, ma l’inizio appare troppo confuso e veloce. Bisogna di certo conoscere i fatti o qualcosa sfugge di cosa accadde nei primi giorni. 

 La scena poi si sposta a Londra, nel 2015, quando la notizia del giorno è l’arresto di Massimo Carminati, esponente della Banda della Magliana. La giornalista Maria viene mandata in Italia a indagare i legami del gruppo con Emanuela Orlandi, dato che una telefonata collega la sua scomparsa anche a Renatino De Pedis e che la ex fidanzata dell’uomo, Sabrina Minardi, ha iniziato a parlarne. 

 Il film sposa la tesi del sequestro compiuto per mandare in Vaticano un segnale che certi soldi investiti per conto loro dovessero tornare alla Banda e della sparizione del cadavere fra il cemento di nuovi palazzi in costruzione.

 In una delle ultime scene appare anche il fratello di Emanuela, Pietro, che parla del dossier su di lei, che è ancora secretato, e che potrebbe mettere una luce definitiva sulla verità.

 

 

 La serie "Vatican girl" del 2022 è invece molto completa. Spiega per bene tutti i fatti e tutte le piste seguite. 

 Conosciamo la famiglia Orlandi, soprattutto Pietro, e la loro preoccupazione, così come il dolore e la speranza: a ogni nuovo evento pensano di trovare risposte, a ogni delusione non demordono. Trattano con rispetto anche i presunti sequestratori... li ringraziano anche, in alcune occasioni.

 Vediamo il volto de3 giornalist3 che se ne sono sempre occupati, soprattutto Andrea Purgatori. Le loro parole hanno instillato dubbi e tenuta viva la vicenda agli occhi dell'opinione pubblica, in nome della costante ricerca della verità. Hanno fatto telefonate, mandato messaggi e sono stati in tanti luoghi, a tanti appuntamenti, sperando di trovarla, questa verità.

 Loro non ci mettono molto a capire che ciò che fa la differenza tra Emanuela Orlandi e altre ragazze scomparse, anche molto giovani, è la sua cittadinanza. E' una Vatican Girl: vive a Città del Vaticano, uno Stato in uno Stato, con leggi proprie e governato da un monarca che è il Papa e da lì le persone non scompaiono improvvisamente e non ci sono mai stati rapimenti (né mai ci saranno, dopo Emanuela).

 Il Vaticano è capace di attirare su di sé molta attenzione, quindi, negli anni, sono tanti i personaggi che cercano visibilità da questa storia, per sé o per le organizzazioni che rappresentano. Molti di loro sembrano avere dettagli veri, altri sembra stiano semplicemente riportando ciò che hanno letto o sentito dire.

Quel che è certo è che si tratta di un gioco di potere (sono le parole che Enrico De Pedis ha detto a Sabrina Minardi) e che, essendo coinvolto lo Stato più potente del mondo, trovare risposte e verità non è semplice. Il timore di uno scandalo che ne scuoterebbe le fondamenta è troppo forte ed è capace di indurre al silenzio anche chi vorrebbe parlare.

C'è però la voce di Pietro Orlandi e della famiglia, che non si placa. C'è anche la mia e la nostra voce, che continuiamo a parlarne e a chiedere verità. Emanuela era una ragazzina come me e trovare la verità su di lei significa sapere dove è finita la nostra innocenza e perché.