Noi donne abbiamo bisogno di risposte...e le vogliamo sentire in fretta...specie in una relazione.
Ci piace definire ciò che ci circonda per sapere come muoverci e con quali passi proseguire.
Obbedendo alla legge inconscia autoimpostaci del prepararsi per tempo, che racchiude corollari quali la stagione volge verso l'estate quindi mi serve un costume nuovo e per permettermelo devo pure andare in palestra ci facciamo domande sull'uomo che frequentiamo. Se sappiamo che "la stagione" volge verso il matrimonio allora ci armiamo di pazienza e cerchiamo di correggere le vecchie abitudini che ci rendono insicure.
Facile, no?
Si, facile. Per una donna. Un uomo non credo ragioni in termini di futuro quando frequenta una persona: gli piace passarci del tempo, ma farsi troppe domande sul dove tutto ciò vada a parare gli fa paura. E non ha nemmeno fretta di volerlo scoprire in tempi brevi. Cioè, per tornare alla nostra metafora: "il costume da bagno si può comprare anche in vacanza, no?".
Lo scontro tra queste due mentalità crea disastri. Perché a volte le donne si stancano di aspettare per cui, obbedendo alla madre di tutte le leggi sull'amore, declamata da Beyoncé (Se ti piace allora dovresti metterci un anello), e anche a quella (che vorrei sapere chi l'ha declamata) che certi uomini adorano se è lei che prende l'iniziativa, raccolgono tutto il proprio coraggio e FANNO LA PROPOSTA.
C'è chi decide per la platealità e chi sceglie il 29 febbraio, giorno in cui in tutto il mondo è permesso farlo (capitando solo ogni 4 anni, si dice che porti fortuna), in modo che sia più difficile ricevere un "no" come riposta. E molte infatti non lo ricevono. Ma poi, col tempo, ogni volta che si parla di date, l'uomo diventa evasivo, si afferma troppo impegnato col lavoro e procrastina usando ogni scusa gli venga in mente...in casi più gravi ricorre anche al tradimento. Il "si" pronunciato in quell'occasione si vanifica in breve tempo.
Quindi, chiedo a voi. Qual'è la soluzione migliore? Proporsi e capire che non è l'uomo adatto in tempi brevi (ma in questo caso sarebbe meglio non circondarsi di troppo pubblico) o stare zitte e farlo maturare aspettando la fatidica domanda (che arriverà e sarà sincera ma potrebbe anche non arrivare mai)??