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 "Voglia di rinascita"

 

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 Quante volte, da piccole, abbiamo pensato: "È lei, è la mia amica del cuore, l'unica al mondo?"

 Se siamo state fortunate, una sola volta, ed è rimasta sempre quella, anche quando siamo cresciute.

 Altrettanto fortunata è chi (come me) ne ha avute una da piccola e, da adulta, un super gruppetto di fedelissime composto da minimo due persone (quella che è pratica e razionale e quella che è romantica e sognatrice...poi ci sono dei mix con altre connotazioni a fare personalità).

 Se invece non siamo state fortunate, la nostra (ex) migliore amica ci ha fregato il fidanzato o il lavoro o ci ha calpestate alla prima occasione disponibile.

Qual'è dunque la ricetta per un'amicizia duratura?

 Si dice sia la stessa dell'amore eterno: avere un'incredibile feeling, saper perdonare, essere leali, lasciare all'altra persona spazio personale sufficiente e non creare un'esclusività.

 Una psicologa americana pone anche l'accento sul fatto che debba essere "similmente attraente"...e mi pare giusto. Con al fianco una carina quando attirerete un discreto numero di persone di vario genere non ti sentirai mai "un brutto anatroccolo". Io aggiungerei anche però "stesso grado di zoccolismo" perché se io mi approccio con la simpatia e poi di fianco a me c'è la gattamorta-saltamiaddosso sento di non potercela fare...ma, diciamoci la verità, queste tizie di amiche del cuore non ne hanno: al massimo si trovano al fianco femmine che credono fermamente nel principio "tieniti stretti gli amici, ma ancora più stretti i nemici".

La competizione tra BFF (Best Friends Forever, migliori amiche per sempre, che fa molto Paris Hilton - io adoravo quel programma) dev'essere sana ma non logorante: il che significa niente scene isteriche se per caso avete lo stesso vestito, non cadere in depressione se l'altra ha una vita amorosa/sessuale più attiva della tua e saper gioire con lei dei suoi successi lavorativi.

Altro "ingrediente" che ritengo fondamentale: un consiglio sì, un'imposizione no. Io ti dico quello che farei al tuo posto, motivandolo, ma poi tu fai ciò che vuoi...e io ti sosterrò, anche se non sono d'accordo. Perché credo fermamente al: - Ho ucciso il mio uomo - Ok, dove lo seppelliamo?

Infine, la sincerità. Forse dovrei dirti quello che dicono tutti, ovvero che se non c'è sincerità non c'è amicizia, ma preferisco essere realista e consigliare di usare tatto e sensibilità. Chi conosce la propria amica del cuore sa cosa dire e cosa celare, sa quando è il momento giusto per rivelare una verità scottante e sa anche togliersi di mezzo per lasciarla sola a pensare.

Essere un'amica è dunque "un lavoro", come fare il genitore o la moglie...di quelli che ci vuole sentimento, e quello non si crea e non si compra. Nemmeno se sei Paris Hilton. 

Coinquilin* di antinnocenza: