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 "Voglia di rinascita"

 

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 Mangiare è uno dei piaceri della vita...ma non sempre lo facciamo per il motivo giusto.

 Il primo motivo è intuitivo e fisiologico. Il corpo manda segnali al cervello perché ha bisogno di nutrirsi e noi mangiamo: iniziamo perché siamo affamat3, finiamo quando siamo sazi. Non ci sono orari e, a seconda del potere saziante del singolo alimento, saremo affamat3 di nuovo tra le 3 e le 16 ore dall'ultimo pasto.

 Il secondo motivo segue le regole: mangiamo perché è scritto in una dieta, ovvero in un regime alimentare misurato, di solito molto rigido. Ci sono orari precisi e quantità precise.

 Il terzo motivo è il controllo: mangiamo perché qualcosa, nella nostra vita, ci sta facendo impazzire e sentiamo il bisogno di una funzione basilare che ci riporti alla normalità. Per esempio, torniamo a casa dal lavoro iperstressat3 e mettiamo subito la mano nel sacchetto delle patatine.

Il quarto motivo è la tristezza: mangiamo per non sentirci sol3 e per trovare il contatto con una gioia...una qualsiasi. Di solito questo bisogno viene soddisfatto dai dolci, soprattutto cioccolato e gelato.

Il quinto motivo è culturale: mangiamo per conoscere meglio un luogo attraverso i suoi sapori tipici. È ciò che facciamo più frequentemente in vacanza (street food, soprattutto) o quando prenotiamo in un ristorante etnico.

Mettiamola così. I motivi 1 e 5 sono giusti, il 2 dipende dal perché si è scelto di seguire una dieta, il 3 e il 4 non sono corretti e devono essere sostituiti con una "terapia" più efficace (meditare, scrivere, avere un hobby, consultare un esperto...).

Una volta che avremo chiaro in testa il perché mangiamo avremo un rapporto migliore non solo col nostro corpo, ma penso anche con la nostra vita.

 

 

 

 

Coinquilin* di mangioscrivo