... e pensare che era considerato velenoso.
Quando il pomodoro è arrivato sulle nostre tavole, nel Cinquecento, era considerato pianta ornamentale e quindi immangiabile.
Se non che i siciliani, anzi, per la precisione i pescatori siciliani, hanno pensato di metterli accanto alla pasta per darle almeno un po' di colore... ed ecco fatto, l'Italia in un piatto!!
Poi i napoletani hanno pensato fosse una buona idea e hanno deciso di "dare colore" a un impasto di cui andavano molto orgogliosi... ed ecco fatto, la pizza!!!
Basterebbero questi due aneddoti a metà tra storia e leggenda a farci capire quanto il pomodoro abbia potuto influenzare la cucina italiana.
Per quanto riguarda la pasta al pomodoro, ho creato un post con le ricette: clicca qui per ingolosirti.
Qui invece continuiamo a parlare dell'ortaggio, dipinto in una "Natura morta" di Luis Eugenio Mendelez insieme ai cetrioli e consacrato dal libro di Fannie Flagg (e dal film di Jon Avnet) "Pomodori verdi fritti".
Perché vogliamo gustarlo in ricette golose e assaporarlo in tutta la sua bontà.
Iniziamo con un classico, una di quelle ricette di pomodori che adoro per la loro versatilità: i Pomodori caramellati.
Sono un buon contorno, un veloce condimento per la pasta, un arricchimento per la bruschetta e, perché no, un amuse-bouche "aprifrigo" quando ho voglia di mangiare qualcosina prima di cena o di pranzo (è una variante molto più nutriente delle chips di patate in sacchetto... che, lo so, sono una tentazione).
Come se non bastasse, una volta finiti i pomodori, puoi usare l'olio come condimento per la pasta in bianco e per l'insalata.
Condisci i pomodorini con olio extravergine d'oliva e sale e lasciali in forno a 35°C per 3h (anche 5h, se i pomodori sono abbastanza grossi). Una volta ben secchi, mettili nel vaso e copri di olio extravergine.
Una cosa super importante è la qualità delle materie prime. Mi raccomando, presta la massima attenzione, perché è ciò che fa la differenza tra una ricetta paradisiaca e una schifezza.
Ovviamente, la conservazione non è illimitata perché il vasetto non è sterilizzato...ma sono sicura che non dureranno troppo nel tuo frigo :)
In un libro di Valentina Leporati ho trovato i Pomodori alla Madera la cui ricetta le è venuta in mente nell'estate del lockdown.
Non voglio sminuire la creatività dell'autrice (che ha scritto un libro davvero favoloso sul gluten-free, dov'è contenuta questa ricetta), ma la semplicità è imbarazzante... quanto è imbarazzante la bontà e pure la freschezza. Anche in un'estate senza lockdown ma con le colonnine di mercurio che schizzano ad altezze vertiginose, rende benissimo.
Taglia a fette grandi 3 pomodori (preferibilmente cuori di bue, che danno soddisfazione, ma anche quelli a grappolo che ho usato io - perché avevo in casa quelli e faceva troppo caldo per uscire a comprarne altri - vanno benissimo), coprili di succo di limone e lasciali riposare 10 minuti da parte.
Nel frattempo fai un trito di cipolla rossa e basilico e aggiungi olio e sale.
Metti il trito sulle fette.
Puoi mangiarlo anche subito, ma credo che con un altro po' di riposo si amalgamino meglio i sapori.
Se vuoi renderlo più piccante, niente ti vieta di usare la cipolla bianca... o il cipollotto, se lo preferisci.