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 "Voglia di rinascita"

 

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 Per molt3 rappresenta un modo per passare il tempo, per "tappare quel buchino di fame" o per avere un'aria più menefreghista.

 Io metto in bocca il chewing gum quando scrivo...mi aiuta a focalizzare l'attenzione... come se il masticare ininterrottamente aprisse quell'area del cervello che trasforma un articolo nozionistico in uno originale e accattivante. (Ma non lo faccio sempre perché la mia mandibola dopo poco fa uno strano rumore tipo "sto per staccarmi" e diononvoglia mimancasoloquello).

 Ma non è solo una mia convinzione: pare che il chewing gum aiuti a ridurre i livelli di cortisolo, ovvero "l'ormone dello stress", del 20%, riducendo l'ansia del 10-17% e aumentando l'attenzione del 19% (studi della Swinburne University di Melbourne), se masticato per più di 15'. 

Si, però quale scegliere?

La mia prima risposta è: le Brooklyn!!! Ho letto sul Corriere della Sera che la loro fortuna, negli anni Ottanta e Novanta, è stato il saper regalare "il sogno americano" ...effettivamente è vero: guardavamo quel ponte e immaginavamo di camminare per New York con l'aria di chi ce l'aveva fatta. Quelle bianche alla menta avevano proprio il sapore della libertà! Poi, hanno il ricordo dell'infanzia, di quando le chewing-gum erano ai sapori più improbabili.

Partendo appunto dalle Brooklyn alla liquirizia o alla cannella si passava a quelle quadrate (non ricordo la marca), vendute sfuse, con dentro i tatuaggi all'acqua, alle Big Babol (io le adoravo in versione panna & fragola) per arrivare a quelle palle gommose date in regalo nei mini flipper, piene di coloranti e dai gusti improbabili (forse è da lì che J.K.Rowling ha preso l'idea per le "gelatine tuttigusti + 1" della saga di Harry Potter!).

Più avanti (ma solo in età adulta, quando, per ragioni di bon ton pubblico, se non vuoi rinunciare ai chewing gum ne devi almeno scegliere uno abbastanza piccolo da impedirti di fare "i palloni" - io però ho imparato a farli dentro la bocca anziché fuori...schioccano il doppio!!!) sono arrivati i confettini col cuore liquido e fresco. Hanno anche inventato quelle che mentre le mastichi ti lavano i denti. Ma per il futuro ci aspettano nanosfere di ceramica sbiancante e aromi che ricordano un pranzo completo (Willy Wonka c'era già arrivato nel 1971...e Violetta Beauregard ne sa qualcosa, avendone gustato uno al sapore di zuppa di pomodoro, roastbeef e torta di mirtilli). Così potremo evitare di mangiare...

D'altronde, è già stato appurato (da ricercatori giapponesi e dell'Università della Louisiana) che i chewing gum fanno perdere peso: il senso di sazietà arriva al cervello dopo 10-20' dall'aver iniziato a mangiare, e, se spendiamo quel tempo a masticare, sarà minore la quantità di cibo che introduciamo. Masticare lentamente poi (lo dice anche la filosofia yoga dell'alimentazione nonché molti nutrizionisti) stimola l'istamina che accentua il senso di sazietà e aiuta a sciogliere i grassi stimolando la lipolisi e, se lo facciamo con chewing gum contenenti ormone PP (polipeptide pancreatico) - ma..esistono? - otterremo un simpatico effetto inibitiorio sull'appetito...che, detta così, sembra che anziché mangiare potremmo trascorrere il tempo sorridendo, felici del fatto che non ci stia venendo fame, e invece si tratta di semplici stimoli nervosi...

E pensare che nel passato i Greci ottenevano questi effetti mettendo sotto i denti una resina ricavata dall'albero del mastice, i Maya il lattice dell'albero della Sapotilla (chiamato chicle) e gli indiani d'America la resina ricavata dallo Spruce, l'abete rosso.

Perciò non dimenticarti di masticare bene e lentamente... anche se sono alberi o solamente bei ricordi d'infanzia!

 

 

Coinquilin* di mangioscrivo