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 "Parole per Giulia"

 

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 La donna col pugno alzato è la donna che lotta contro il sistema.

 Ma la donna che lotta contro il sistema fa paura.

 Personalmente, quando sto facendo valere le mie opinioni e i miei pensieri, mi infervoro. So che lo sto facendo per ciò in cui credo ma, appena finito di infervorarmi, mi domando: "Ho esagerato? Sono stata troppo dura?".

 Questo perché penso si debba mostrare il carattere, ma che ci sia un limite, il quale coincide con l'inizio del rispetto per l'opinione altrui. E perché a volte penso pure che infervorarsi troppo sia sbagliato e ti faccia passare dalla parte del torto.

 Il dubbio quindi rimane. Mi chiedo se, anziché "donna forte che sa far valere ciò che pensa e sente", non passi invece il messaggio "questa s'inkazza per tutto e non si sa dare un freno".

 Questo perché, in un punto imprecisato, finisce il carattere e inizia il diventare una rompicoglioni.

 Ma poi mi domando anche se sia realmente così o se faccia parte di ciò che mi hanno insegnato (non i miei genitori nello specifico, ma la società in generale), ovvero di essere sempre gentile e accondiscendente senza farmi mai valere. 

In questa nuova ottica, anziché evitarlo con tutte le proprie forze, quel punto imprecisato va invece cercato. 

È quello dove inizia la tua vita. 

È quello dove davvero inizi a ottenere ciò per cui hai lottato.

È quello in cui puoi finalmente dire “Ci sono riuscita”.

E qui ci sono donne che l'hanno superato, quel punto imprecisato... che sono andate oltre quello che ci si aspettava da loro... e ci sono riuscite

 

 

 Madam CJ Walker è la prima milionaria nera della storia. 

 É l’inizio degli anni ‘10 quando la giovane Sarah Britlow, già lavandaia e donna delle pulizie (come tutte le donne di colore di qualsiasi età), inizia a pubblicizzare una crema per capelli in strada. In realtà sta vendendo un sogno: quello di lavoratrici sottopagate e sfruttate che non hanno il tempo e i soldi per sentirsi belle, e convivono con mariti che non le valorizzano e fanno loro cadere i capelli per le preoccupazioni.

 Anche se riesce a guadagnare soldi, Sarah però continua a non avere l’aspetto giusto: le dicono che sembra appena uscita dalla piantagione anche quando è elegante, che la sua pelle è troppo scura, che non ha né il fisico né l’età per vendere prodotti di bellezza.

 Sceglie quindi come marchio per le confezioni il cognome del marito, perché sa che solo un uomo può convincere gli investitori, che non trattano affari con le donne (rischia anche una violenza sessuale, andando a parlare con uno di loro). Però è lei a esporre la sua idea imprenditoriale e le sue opinioni in pubblico, a favore delle pari opportunità. Ed è lei a scegliere quali rappresentanti venderanno i prodotti che ha inventato. Perché Madam ha solo un obiettivo: dare alle donne delle opportunità per emanciparsi.

 (Octavia Spencer è Madam CJ Walker nella miniserie del 2020 “SELF MADE”)

 

 

 

 Il marito di Beth ha speso tutti i risparmi di casa Boland per le sue amanti.

 Sua sorella Annie sta per perdere l'affidamento della figlia adolescente (che è in transizione e da Sadie diventerà Ben) e viene vessata ogni giorno dal suo capo.

 La loro amica Ruby è madre di una bambina che ha bisogno di un trapianto di rene, ma non sa come trovare i soldi, visto che fa la cameriera e il marito è un poliziotto. 

 Così, dopo l'ennesima rapina senza colpevoli compiuta nel supermercato in cui lavora, Annie propone di svaligiarlo e le altre, sommerse dai debiti, accettano. Peccato solo che, a colpo compiuto, si accorgano che il negozio è uno dei punti di riciclaggio del denaro sporco da parte di Rio e della sua banda. A quel punto, il delinquente inizia a ricattarle, così le tre si mettono in affari con lui pur di continuare ad avere soldi e far vivere bene le proprie famiglie.

 Il serial “GOOD GIRLS” (2018, 4 stagioni) ci fa stare sempre col fiato sospeso: ci identifichiamo nella vita di Beth, Annie e Ruby e sappiamo che non si comportano male perché sono criminali, ma solo per aiutare coloro che amano....anche se mostrano un certo talento. 

 Specie Christina Hendricks, sempre brava a mantenere il sangue freddo; Retta è la più spaventata; Mae Whitman infine è quella più pazza, che proprio non può fare a meno di complicare la situazione. 

Tutte e tre sono ben determinate a non arrendersi, quindi si sostengono a vicenda, rialzando sempre la testa e trovando sempre soluzioni pur di salvare se stesse e i propri familiari dalla prigione.

 

 Caroline Channing, la più ricca ereditiera della città di New York, è senza soldi dopo che il padre è stato arrestato per un tracollo finanziario e per gli affari sporchi che ha sempre condotto.

 Vagabondando per la metropolitana, fa amicizia con Max Black, che le offre metà del suo appartamento e un lavoro da cameriera nel suo stesso diner, a Williamsburg.

 Le due faticano a racimolare soldi, ma Caroline ha un'idea che può svoltare le loro vite: vendere i cupcakes fatti in casa da Max.

 Non è un'impresa facile, ma le Max e Caroline non si perdono mai d'animo, nonostante la vita tenti in ogni modo di distruggere i loro sogni di ricchezza. Il totale in cassa che compare alla fine di ogni puntata è infatti lì ad indicarci che il problema soldi è sempre in agguato nelle loro vite, anche nei momenti migliori.

 Indubbiamente il punto di forza del serial è costituito da personaggi e interpreti.

 Beth Behrs è una Caroline che non rinuncia mai alla collana di perle (seppure di plastica), ai tacchi, alle buone maniere e ai suoi sogni.

 Kat Dennings è una Max che affronta le avversità della vita con ironia pungente: non risparmia mai le battute e non ha paura di fronte a nulla. Il suo passato non è stato roseo quanto quello di Caroline, nessun∂ le ha mai voluto bene né rispettata e tutto ciò che ha l'ha creato da sola. Ma sa fare dei cupcakes spettacolari.

 Accanto a loro, Jennifer Coolidge, (Sophie, la loro vicina di casa) con abiti sgargianti quanto la sua personalità, Matthew Moy, (Han, il padrone del diner)i cui battibecchi con Kat sono da manuale, Jonathan Kite, (Oleg, il cuoco) che è il vero politically scorrect della storia, e Garrett Morris, (Earl) che, con poche fulminanti battute, trova sempre il modo di farsi notare.

Il serial è andato in onda per 6 stagioni, dal 2011 al 2017, per un totale di 138 episodi. Si trovano sulla piattaforma o in chiaro (a volte sotto forma di vere e proprie maratone che durano intere mattinate o serate). 

Consigliato particolarmente a chi ama i cupcake più strani e a chi vuole lanciare un business senza un capitale da cui iniziare, "2 BROKE GIRLS" è prodotto da Michael Patrick King, che, dopo "Sex and the city", ha imparato molto su come raccontare le donne e il loro universo in poco più di 30 minuti.

 

 Connie Kaminski è una ex campionessa olimpionica di marcia che ora vive a Phoenix ed è sposata con Rick, che lavora per l’agenzia delle entrate, ma non è una mamma perché ha problemi di infertilità. 

 Ha una passione per i coupon e così in casa ha molti prodotti, solo perché non li paga. Vedendo sui social che anche Jojo usa lo stesso metodo, decidono di mettersi in affari per rivendere i coupon extra (quelli che le ditte danno in regalo a chi si lamenta per dei problemi con la merce) a metà prezzo. 

 Quando Ken Miller, che si occupa di sicurezza nei supermercati, annota che entrano molti più coupon di quanti ne escono, inizia a sospettare e si mette alla ricerca di chi sta truffando i consumatori. Le due sono così costrette a trovare un modo per riciclare i soldi (Cosa ci comprerebbe un uomo?)... 

 Riuscire a guadagnare abbastanza da smorzare l’infelicità che prova è l’obiettivo di Connie, il cui passato le ha insegnato che una mentalità vincente ti porta alla vittoria. Quello che non ha imparato è che raggiungere il traguardo non significa non guardare né chi è in pista con te né gli spettatori che ti osservano.

(Kristen Bell è Connie Kaminski nel film "QUEENPINS" del 2021 di Gita Poullapilly, Aron Gaudet)

 

 

Coinquilin* di mentecorpo: