Essere arrabbiat3 fa ormai parte del nostro quotidiano. Siamo spesso arrabbiat3 ma di rado ci interroghiamo sulla reale motivazione.
Ovviamente, una risposta esiste: la situazione politica ed economica, le tasse, le multe, il traffico, persone fastidiose e/o che insultano, il lavoro ecc. ecc. Ma non è la verità.
La brutta notizia è che finché non scopriremo la verità continueremo ad arrabbiarci. La bella notizia è che la verità esiste già: dobbiamo solo puntarvi sopra una luce.
La rabbia è come un iceberg: vediamo la punta e speriamo che, girandoci intorno, la eviteremo, ma, in realtà, esso ha già rotto qualcosa dentro di noi. L'unico modo per salvarci è scendere fino alle fondamenta e cercare cosa ci rende suscettibili e vulnerabili.
Quale evento è capace di generare una tale reazione? Quale sentimento ferito sta chiedendo a gran voce di essere ascoltato?
Non è certo facile farlo. A volte, scavare è talmente "spaventoso" che abbiamo bisogno di una buona guida, soprattutto perché ci possa indicare come affrontare i nostri buchi interiori. Ma dobbiamo farlo.
Dobbiamo, per non riversare la nostra rabbia su chi ci sta intorno. Spesso, infatti, accusiamo altre persone per qualcosa che abbiamo paura a rivolgere contro noi stess3. Buttiamo tutto su chiunque ci stia ascoltando, sperando che, dando la colpa a loro, il senso di insoddisfazione che proviamo sparirà. Ma non è la strada giusta. Quell'insoddisfazione tornerà, più forte di prima, e ci farà arrabbiare ancora di più.
È davvero così che vogliamo continuare a vivere?